In Italia attualmente ci sono 89 contagiati dalla nuova variante OMICRON, ma come ha dichiarato Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, in un’intervista al Corriere della Sera, “la variante si sta diffondendo con estrema rapidità anche nel nostro continente e va messo in conto che divenga dominante entro poche settimane“. Allo scopo di evitare un nuovo sovraccarico degli ospedali, Draghi ha convocato una cabina di regia per il 23 dicembre. Servirà anche a “decidere se ci sarà bisogno di ulteriori misure”, afferma il sottosegretario Costa. Mentre il ministro Speranza segnala che questa nuova variante “ci ricorda come questa sfida contro il Covid si possa vincere solo con un grande lavoro di condivisione internazionale“.
Alcune anticipazioni diffuse dai media, ci informano che proprio allo scopo di “incoraggiare i cittadini ad osservare comportamenti prudenti durante le festività”, il Governo potrebbe varare nuove restrizioni, come la necessità di un tampone negativo, oltre al Green pass rinforzato, per l’accesso ai luoghi più affollati come le discoteche. Inoltre, se i dati di oggi dovessero risultare ancora in aumento, il Governo valuterà un ampliamento dell’obbligo vaccinale alle categorie maggiormente in contatto con il pubblico. La riunione, sottolineano fonti di governo, serve a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure per le imminenti feste. Si potrebbe riflettere anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green pass.
Le nuove scelte della politica vanno implicitamente a rinnegare i principi sanciti fino ad oggi come assiomi: chi si è vaccinato lo ha fatto per ritornare ad una vita normale, fatta di socialità e di crescita economica. Ed ora? Si dimostra davvero che la tanto agognata “IMMUNITA’ di gregge” SIA UNA CHIMERAE poi, se è vero che la variante OMICRON abbia delle conseguenze meno gravi delle altre, perché si teme una eventuale congestione ospedaliera? Nessuno risponderà mai a queste domande perché l’incoerenza e la contraddizione in termini vanno oggi fortemente di moda.