Nel 2000 è stata istituita la Giornata mondiale contro il Cancro che cade il 4 febbraio. Si svolgono in tutto il mondo attività ed eventi al fine di diffondere un potente messaggio: tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere nel ridurre l’incidenza del cancro a livello mondiale. Chi di noi può dire di non aver vissuto direttamente o indirettamente questa esperienza? Eppure si tende a non parlarne. Lo slogan della Giornata è : I AM AND I WILL: esso racchiude al suo interno un invito all’azione e all’impegno personale, associazionistico e istituzionale. L’obiettivo è, infatti, quello di “cercare di salvare vite aumentando la consapevolezza sulla malattia, in modo che le persone facciano prevenzione ed evitino i comportamenti a rischio”, come dichiara la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT).
“Secondo i dati del Rapporto AIOM-AIRTUM del 2020, in Italia si è registrata una riduzione dei tassi di mortalità del 6% nella popolazione maschile e del 4,2% nella popolazione femminile. Inoltre, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto il 63% nelle donne e il 54% negli uomini. – dichiara la Lega – Tutti questi miglioramenti sono legati ai progressi in campo diagnostico terapeutico e di prevenzione, ma anche al continuo aumento del grado di informazione che viene fornita ai cittadini e, quindi, al loro maggiore grado di consapevolezza”. E’ oramai alla portata di tutti la convinzione che la prevenzione e il miglioramento dello stile di vita rappresentino le due armi fondamentali per la lotta al cancro. Bisogna solo avere il coraggio di passare dalla “conoscenza” alla “azione”.
L’AIOM detta LE 12 REGOLE DELLA PREVENZIONE:
- Non fumate: il 30% di tutti i tumori è collegato al consumo di tabacco
- Non consentite che si fumi a casa vostra
- Moderate il consumo di alcol: l’unica vera bevanda indispensabile per l’organismo è l’acqua. È necessario berne almeno 1,5/2 litri al giorno
- Seguite una dieta sana ed equilibrata:
- consumate regolarmente frutta e verdura (soprattutto crude), legumi, pane, pasta, riso ed altri cereali integrali;
- limitate i cibi molto calorici (ricchi di zucchero e di grassi);
- evitate le bevande zuccherate;
- evitate le carni conservate;
- limitate le carni rosse cotte alla brace;
- limitate i cibi ricchi di sale.
- Praticate attività fisica moderata almeno 5 volte la settimana
- Mantenete un peso corporeo sano (l’obesità e l’elevata assunzione di grassi costituiscono importanti fattori di rischio da evitare)
- Non utilizzate lampade solari: in questo modo è possibile ridurre il rischio di melanoma e di altri tumori cutanei
- Proteggetevi dalle malattie sessualmente trasmissibili: è bene utilizzare sempre il preservativo durante i rapporti
- Evitate l’uso di sostanze dopanti: steroidi anabolizzanti comportano un aumento del rischio di tumori, in particolare a fegato, prostata e reni
- Fate partecipare i vostri bambini ai programmi di vaccinazione per:
- Epatite virale B, per i neonati
- Papillomavirus (HPV), per gli adolescenti
- Per le donne:
- allattare al seno riduce il rischio di cancro: se puoi, allatta il tuo bambino;
- la terapia ormonale sostitutiva in post menopausa può aumentare il rischio di tumore.
- Partecipate ai programmi di screening organizzati di diagnosi precoce per:
- Tumori del colon-retto
- Tumori della mammella
- Tumori della cervice uterina
L’arrivo della pandemia ha giocato a sfavore della prevenzione del tumore. L’OMS ha, infatti, lanciato un allarme: dall’inizio della crisi innescata dal Covid 19, l’impatto sulla cura del cancro è stata devastante. L’interruzione più o meno parziale dei servizi antitumorali ha causato severi ritardi nella diagnosi di neoplasie e, ciò, potrebbe tradursi in un aumento di decessi per cancro nei prossimi anni soprattutto per quei Paesi a reddito medio e basso.
Inoltre, questa Giornata deve essere utile anche per non dimenticare il dramma della Terra dei Fuochi e dei Veleni. Le associazioni locali hanno dovuto lottare per anni contro i negazionisti, con il solo sostegno dei Medici dell’Isde e del Prof. Antonio Giordano. Oggi addirittura si afferma che il virus abbia avuto maggiore diffusione nelle zone inquinate. Si è lottato anche per ottenere la pubblicazione del registro dei tumori. Esso, benché non aggiornato, consente di individuare le diverse patologie oncologiche conseguenti al fenomeno; spinge, altresì, gli esperti a sollecitare iniziative di prevenzione ed interventi di messa in sicurezza delle discariche riempite di rifiuti tossici; sollecita le istituzioni a bloccare gli scarichi fognari nei mari.