E’ noto che le Associazioni del comprensorio flegreo-giuglianese sono impegnate da anni a sollecitare le istituzioni ad assumere concrete iniziative per la tutela dell’ambiente e della salute nonché per l’utilizzo delle risorse e la valorizzazione del patrimonio storio-artistico-culturale. Attraverso il Movimento “Fiume in piena- stop al biocidio”, che organizzò una manifestazione a Napoli il 16 novembre 2013 con la partecipazione di oltre 100.000 cittadini, nel 2014 e 2015 il Parlamento approvò due importanti leggi, la n. 6/2014, meglio conosciuta come legge per la Terra dei Fuochi, che stanziò per la Campania 33 milioni di euro per accertare se le popolazioni dei 90 Comuni di Napoli Nord e Caserta sud avessero ricevuto danni alla salute per i roghi ed i rifiuti tossici, con il conseguente disastro ambientale. L’altra legge approvata è la n. 68/2015, meglio conosciuta come legge sugli ecoreati, molto importante in quanto l’inquinamento dell’ambiente non viene più considerato un illecito amministrativo, ma un reato.
Le Associazioni hanno fatto incontri con tutti i livelli istituzionali, Sindaci, Città Metropolitana, Regione, Ministri dell’Ambiente, ma i risultati non sono del tutto positivi, tant’è che si registra un incremento delle patologie oncologiche, con il registro tumori dell’Asl Napoli 2 Nord fermo al 2014, e non si è concretizzata la medicina preventiva, che al massimo si ferma ai LEA (Livelli Essenziali Assistenza) per pap-test, sangue occulto nelle feci, mammografia, che rientrano in un programma nazionale.
Per l’accertamento dei metalli pesanti nell’organismo, provocato soprattutto dai roghi tossici, fu avviato il progetto SPES, sono stati fatti tanti proclami, ma alle 4.200 persone che hanno partecipato al progetto non è stata data, a distanza di anni, nessuna notizia ufficiale. Per la continuità di quel progetto la Regione Campania, con delibera n. 180 del 24 aprile 2019 ha stanziato per il biennio oltre 23 milioni di euro. Quali iniziative e quali sono i risultati? In questa fase c’è stato l’esclusivo interesse per la pandemia e la campagna vaccinale, trascurando tutto il resto. Riportiamo la testimonianza della dott.ssa Antonella Cicale che ha rilasciato questa intervista molto interessante sulle diverse problematiche che interessano il nostro territorio.