Molestie a scuola: occupazione degli studenti contro un insegnante

Gli studenti del liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero (Cosenza) sono in occupazione da 11 giorni perché un professore molesterebbe da anni alcune studentesse.

Gli studenti del liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero (Cosenza) sono in occupazione da 11 giorni perché, nel silenzio generalizzato, un professore molesterebbe da anni alcune studentesse. I fatti sono esplosi qualche giorno fa in una protesta generale composta da studenti, genitori ed alcuni insegnanti. Da  oggi inizia l’autogestione ad oltranza: lo scopo è quello di ottenere giustizia da parte della magistratura e, nel frattempo, una sospensione temporanea del professore. Una battaglia condivisa che gli studenti non vogliono che sia strumentalizzata da nessuno. Il NO alla violenza sulle studentesse è espresso unitamente da tutta la scuola ed andrà avanti fino a cambiamento completo della attuale situazione. Le accuse sono quelle di battute e allusioni da parte del professore alla fisicità delle studentesse durante le attività didattiche, fino ad arrivare a veri e propri abusi di potere: ricatti sui voti del tipo “sfiori la sufficienza, ma se mi mandi delle foto…” o richieste di incontri fatte via whatsapp “vediamoci, ci facciamo qualche carezzina”. Il dirigente scolastico, dopo fugaci dichiarazioni rilasciate ad una TV locale nelle quali affermava di essere ignara dei fatti denunciati, oggi si rifiuta di dare spiegazioni. Incalzata dai giornalisti resta in silenzio, ignorando completamente le telecamere di “Non è l’Arena”. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato gli ispettori che stanno indagando sulla condotta sia del professore che della preside. Dà onore alla Calabria il comportamento dei giovani studenti: essi danno grande insegnamento agli adulti omertosi e con sinergia ed unità d’intenti lanciano il messaggio che “insieme si può”.

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