Il regolamento (da nessuno contestato a monte) della 74ma edizione del Festival di Sanremo, ha consentito alla sala stampa e alle radio di capovolgere il risultato del televoto. Anche Sanremo fa le proprie scelte politiche: come si manda Geolier all’Eurofestival? Angelina Mango, a parere dei componenti delle stanze dei bottoni (forse) ha maggiore presenza scenica. Non mi impelago in considerazioni geografiche o razziste perchè sarei perdente e non è neanche una riflessione che mi appartiene. D’altra parte Geolier ha un pubblico interregionale.
Il voto da casa, nonostante numeri da capogiro e 52 centesimi pagati per ogni sms o telefonata, non ha avuto la forza necessaria per portare Geolier alla vittoria. Tenendo anche conto che per circa due ore il televoto si é BLOCCATO. Perché dare una forza al popolo (e a pagamento come se non bastasse) per poi snobbarlo? Il televoto, a mio parere, dovrebbe avere un peso pari almeno al 50%, perché é la parte più pura, diretta, indipendente, non legata a nessuna casa discografica.
Nell’analizzare la classifica finale, ovviamente entriamo in una questione di gusti. La canzone di Angelina Mango non l’ho apprezzata nel testo, ma aveva una sua musicalità, come quella di Annalisa. Ma l’Italia, secondo me andava rappresentata con colossi come Fiorella Mannoia, il cui testo diffonde messaggi pregni di valore e di significato. Per non parlare poi del suo stile e del suo timbro vocale, unici!
Sanremo resterà per sempre l’opera incompiuta di un’Italia spaccata a metà, dove il popolo si affanna ad utilizzare gli strumenti che la democrazia mette a disposizione e poi resta delusa dall’arroganza di coloro che pretendono di saperne di più, ignorandone le voci e gli orientamenti. Sanremo ha il potere di riunire le famiglie, i giovani con le vecchie generazioni, ma queste delusioni sfiduciano, soprattutto quando il giorno dopo, in TV, nessuna nota critica si eleva a rendere giustizia ad un ragazzo di 23 anni umiliato dal pubblico del teatro e da certa stampa (clicca qui per vedere il video di critica della stampa dopo la vittoria della quarta serata).
«Non senti di aver rubato il titolo?» ha chiesto Marzia Forni alla conferenza stampa, quella successiva alla serata cover. La replica di Geolier, all’anagrafe Emanuele Palumbo, é stata educata e pronta: «Mi sento a disagio a rispondere a questa domanda, che brutta parola». La giornalista sulla sua pagina Instagram ha sentito la necessità di scusarsi, sottolineando di aver posto male la domanda (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO).
Il caso Geolier é un caso emblematico, che dovrebbe far riflettere. E’ necessario riportare in equilibrio questa Kermesse italiana tanto amata da un vasto pubblico. Sarebbe stato opportuno contestare il regolamento fin dall’inizio. I risultati, anche quando non ci piacciono, vanno rispettati. Ma non basta, caro Amadeus, dirlo a voce.
Alex commenta Drusilla Foer, co-conduttrice del Festival di Sanremo