Malasanità impunita: Rosaria strappata ai suoi cari a 66 anni

Oggi ricorre il compleanno di una donna vittima di una malasanità impunita

Oggi la maestra Rosaria Serpico, mia madre, avrebbe compiuto 77 anni. Malasanità impunita: da 11 anni noi familiari lottiamo contro un sistema, quello della giustizia, che non funziona. Per non parlare della sanità. Ma come disse uno dei medici responsabili “sbagliare è umano, ma a me non è mai successo“.

Cosa prova un paziente, rassicurato per 8 anni durante gli screening, di non avere nulla di importante (cisti al rene) che poi scopre di avere un altro tipo di problema (carcinoma al pancreas)? Come fa ad elaborare che una confusione ripetuta nel tempo tra due organi sarà la causa della sua imminente morte? Ma non è finita la catena di errori. Un altro medico sottopone lo stesso paziente, già martoriato la dal cancro, ad una biopsia epatica e non monitora l’evoluzione successiva dell’esame. La rimanda a casa ed una emorragia interna fa esplodere il suo fegato. Questo medico dichiarerà che la paziente ha lasciato il reparto di soppiatto, senza il suo consenso. Peccato che i tabulati telefonici dei giorni successivi smentiscano questa ridicola difesa. Il GIP archivia, dopo 7 anni di indagini e 2 CTU in totale disaccordo.

Dobbiamo andare avanti. Nonostante la vita di una persona sia stata ingiustamente e prematuramente strappata ai suoi affetti, alla sua quotidianità. Siamo in attesa di conoscere le decisioni del Procuratore generale della Corte di Cassazione al quale il comitato di Presidenza del CSM ha affidato il nostro esposto-denuncia del 2018. Ma anche in questo caso, gli anni passano e le risposte ai cittadini non arrivano. Siamo persone per bene e fuori dalla logica della giustizia sommaria, aspetteremo con fiducia che le istituzioni restituiscano a mia madre la dignità violata.

Nel frattempo, mamma, ti giungano i nostri auguri. La tua assenza pesò tanto su Lia (nella foto di copertina con te). Pesò troppo, tant’è vero che un anno dopo ti raggiunse. Ciò che hai lasciato durante la tua vita è ancora palpabile nelle persone che incontriamo. E’ così, l’essere umano rivive nei ricordi di chi lo ha conosciuto ed amato. E’ la consolazione più intima e profonda per noi che portiamo ancora addosso il peso del dolore. Buon compleanno, ovunque Tu sia.

Malasanità e malagiustizia: storie di vita

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