È nata sotto una cattiva stella la campagna vaccinale di Vaxzeria (il nuovo nome di AstraZeneca): dopo il tira e molla delle sospensioni, Draghi ha deciso di non rinnovare il contratto nel 2022. Inoltre, a seguito della sospensione negli USA del vaccino J&J, la tabella di marcia italiana subisce un duro colpo circa le previsioni sul raggiungimento della immunità di gregge.
Il personale della scuola under 60, intanto, si appresta alla seconda dose, la maggior parte di esso preoccupato per tutte le notizie rimbalzate in queste settimane. È evidenza scientifica oramai, che la causa all’origine dell’attacco alle piastrine del sangue risieda proprio nel vettore, l’adenovirus che trasporta la proteina spike, che a sua volta genererebbe la risposta immunitaria. Medesimo meccanismo adottato dal vaccino targato Johnson&Johnson (anche se con adenovirus umani e non dello scimpanzè) e da quello tutto Made in Italy di Reithera ancora in fase sperimentale.
Altri dubbi sollevati sono di natura etica, dato l’utilizzo di cellule fetali nel processo di ricerca e produzione dei vaccini, ma nello scorso dicembre è giunto l’ok del Vaticano che ha dato il via libera all’utilizzo “in assenza di altre chances”. Si riporta, a beneficio dei lettori, la nota integrale diramata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicata dalla testata giornalistica repubblica.