Base Genova e spostamenti in bus o in treno: la vacanza di 5 giorni della mia famiglia allargata è giunta oggi al temine. Genova è una città molto simile a Napoli dal punto di vista paesaggistico, la cordialità e l’accoglienza del suo popolo sono comuni a quello partenopeo. Diciamo che è Napoli munita di maggiore efficienza e pulizia.
I trasporti li ho trovati un po’ cari: l’autobus che dall’aeroporto porta in città costa €10 a persona. C’è un’agevolazione per chi acquista almeno 4 biglietti con il contactless: un biglietto è gratuito. Lo stesso vale anche per gli spostamenti in città, cari sì, ma il trasporto ordinario quanto Napoli.
La Basilica di San Lorenzo: un vero incanto, un sito che toglie il fiato tanta e’ la sua bellezza in ogni angolo. La preghiera sgorga spontanea perchè fin dal suo ingresso ci si immerge in una profonda spiritualità.
L’acquario: efficiente l’organizzazione. Grazie allo scaglionamento orario non abbiamo riscontrato un grande affollamento. La visita è stata agevole e abbiamo goduto di una splendida escursione. Se non ci fossero stati i bambini la visita di sicuro non avrebbe avuto lo stesso sapore. Il loro entusiasmo e la loro incredulità hanno contagiato tutti.
RAPALLO – SANTA MARGHERITA LIGURE – PORTOFINO: le tre Perle del Levante Ligure sono, a mio giudizio, sopravvalutate da un proficuo marketing turistico. Per quanto non possa negare le bellezze paesaggistiche di questi luoghi, non ritengo giustificabile gli elevati afflussi turistici nonostante gli assurdi costi praticati dagli esercizi commerciali e addirittura (a Portofino) dal servizio navetta. Ben €5 a persona (una sola corsa) per percorrere 4,3 km da Santa Margherita a Portofino. Nella piazzetta di Portofino 1€ l’uso del wc. 8€ una Coca-Cola. €5 un caffè. Mangiare al ristorante neanche a parlarne. L’ho trovata una speculazione che scavalca i canoni della moralità. Un’altra Italia.
VIA DEL CAMPO: “Genova per me è come una madre. È dove ho imparato a vivere. Mi ha partorito e allevato fino al compimento del trentacinquesimo anno di età: e non è poco, anzi, forse è quasi tutto. Oggi a me pare che Genova abbia la faccia di tutti i poveri diavoli che ho conosciuto nei suoi carruggi, gli esclusi che avrei poi ritrovato in Sardegna, le ‘graziose’ di via del Campo. I fiori che sbocciano dal letame. I senzadio per i quali chissà che Dio non abbia un piccolo ghetto ben protetto, nel suo paradiso, sempre pronto a accoglierli”.
Fabrizio De André
È difficile percorrere Via del Campo senza piangere. Almeno a me è successo. Nel museo dedicato a De André la commozione era incontenibile. Abbiamo acquistato delle magliette, plettri per chitarra, matite, a prezzi dignitosissimi. Questa cosa l’ho trovata in perfetta linea con il messaggio che Fabrizio ha diffuso nella sua vita. Via del campo è il riscatto del ghetto, del tugurio, del basso che si eleva a poesia. Descritta fino a vederla con la fantasia. E quando l’ho vista è stata come l’avevo immaginata. Sono grata a De André per questa emozione.
LA LANTERNA: amaramente pentiti di aver acquistato il biglietto di ingresso. € 8 il biglietto intero; €6 il ridotto per studenti ed insegnanti. Ti sottopongono a controlli di sicurezza in più step perché è una zona militare. Non è possibile introdurre né zaini, né passeggini. Non è possibile utilizzare l’ascensore se non “autorizzati preventivamente”. Abbiamo dovuto portare in braccio, a turno, una bambina di 2 anni. I quasi 300 gradini faticosamente saliti (31 gradi quel giorno) non valgono la vista parziale della città. Non è possibile arrivare fino in cima alla torre perché l’ultimo tratto di scale è inibito ai turisti.
LA RISTORAZIONE LIGURE: da napoletana direi che Genova è una dignitosa concorrente della mia città. Ho sempre gradito il pesto, ma dopo averlo mangiato a Genova, penso che comprarlo di nuovo confezionato per me sarà dura. Ho mangiato tante altre specialità locali, salate e dolci, sono state tutte una grande scoperta.
Le vacanze 2024 mi hanno portata ad una considerazione ridondante, in ogni posto visitato: Pozzuoli non ha nulla da invidiare in termini di bellezze naturali e storico-archeologiche. Peccato per i suoi amministratori che da oggi a ritroso nei decenni non l’hanno saputo cogliere.
Uno speciale plauso a Susy e Alfredo per il coraggio e la perseveranza. Un ringraziamento anche agli altri compagni di viaggio: Mariano, Angela, Greta, Francesco, Esther, Alessandro, Alex ed Eva per le splendide giornate trascorse.
Al prossimo viaggio!