Nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuta, presso il Rione Terra di Pozzuoli, la cerimonia di inaugurazione delle Rampe del Rione Terra. Sono state dedicate ad Artemisia Gentileschi, una pittrice nata a Roma l’8 luglio 1593. Una donna che ha saputo trasportare sulle tele le sue sofferenze: nacque in un periodo in cui, come lei dichiara, “la donna esisteva solo di nome, ma di fatto c’era la femmina dell’uomo, che, di poco superiore a quella degli animali, era relegata al ruolo di gravida, puerpera, accuditrice e contentatrice di malati desideri”. Durante la permanenza a Napoli tre grandi opere di Artemisia Gentileschi furono commissionate del Vescovo spagnolo Martin de Leon y Cardenas ed attualmente sono esposte nel Duomo di Pozzuoli.
La proposta è stata formalizzata dalla Commissione Toponomastica del Comune di Pozzuoli, presieduta da Mena D’Orsi, su indicazione di Antonio Isabettini e di Anna Abbate. La lapide è stata scoperta dal Sindaco Vincenzo Figliolia, alla presenza del neo assessore al ramo, prof. Antonio Minieri, e di tantissime persone, in particolare residenti al Rione Terra prima dell’evacuazione del 2 marzo 1970. Durante la manifestazione 4 bambini, con vestiti d’epoca preparati dall’insegnante Rita Petrarca, hanno rappresentato la regina, la pittrice e le figlie.
Luisa De Franchis ha dedicato una poesia all’artista, mentre Antonio Isabettini ha illustrato le doti della grande pittrice anche nell’intervista che riportiamo, manifestando la sua grande soddisfazione per la bellissima serata, in quanto di fatto ha realizzato un sogno che rincorreva da oltre cinque anni. L’iniziativa ha avuto come sponsor il Ristorante O’ Valjone di Gennaro Caruso in Via San Paolo, che ha offerto a tutti i partecipanti prodotti tipici della cucina puteolana.
Molto gradite zeppoline e cuoppo di alici fritte, con bevande varie. Per l’occasione è stato stampato un libretto con interventi di Mena D’Orsi, Anna Maria Attore, Anna Abbate, Antonio Isabettini, con le notizie più importanti sulla vita e le maggiori opere della famosa artista. La stampa è stata sponsorizzata dalla società “Ricicla eco solutions” e dal Gruppo Archeologico Kime.