Era solo questione di tempo. A nulla sono servite le cospiranti accuse verso chi protesta da mesi contro il certificato verde, considerato il responsabile del passaggio in giallo o arancione della propria regione. Il Covid, e la quarta ondata, avanzano inesorabili, nonostante l’introduzione di misure stellari ed ampliamenti di obblighi vaccinali.
La Regione Campania vara nuove limitazioni: vietato lo svolgimento di feste ed eventi simili in discoteche o locali al chiuso, su tutto il territorio. Rimane invece consentito lo svolgimento di pranzi, cene e di altri eventi simili, nel rispetto dei protocolli vigenti, con posti seduti e preassegnati e con l’obbligo di indossare la mascherina.
La decisione, si legge in una nota a firma del presidente Vincenzo De Luca, arriva in conseguenza della “crescita abnorme di contagi registrati nelle ultime tre settimane e segnalate dalle autorità sanitarie, con particolare incremento relativo alle fasce di età giovanili“. Il nuovo provvedimento mira a bloccare le “feste al chiuso, che continuano irresponsabilmente, con particolare riferimento a feste scolastiche, feste di laurea, di compleanno e simili“. Inoltre, il governatore ricorda che in Campania resta in vigore l’uso delle mascherine anche all’aperto e sollecita “un controllo, anche con sanzioni, da parte delle forze dell’ordine e delle polizie municipali“.
De Luca parla di comportamenti irresponsabili. Ma quali sono i messaggi trasferiti attraverso i media ai cittadini? Sono mesi che si utilizza il termine improprio “IMMUNIZZATI” in riferimento al vaccino. Si è puntato tutto sul green pass e poco sui tamponi; nelle scuole il distanziamento non è più imposto, ma “consigliato”. Le cure per il Covid sono studiate in maniera marginale. I tagli alla sanità con diminuzione di posti letto e personale sanitario, sono la principale fonte di disagio collettivo. Che il Presidente facesse un’autoanalisi e cambiasse musica. A Natale le balle sono solo quelle che gli Italiani vorrebbero mettere sull’albero!