Ricevo e pubblico*:
…A PROPOSITO DI CALZINI SPAIATI…
Ad un certo punto spunta lei. È di prima. È esonerata. So cosa significa essere esonerati… soprattutto quando hai voglia di studiare e i tuoi genitori hanno ratificato che devi stare in pausa per due ore ogni settimana quando in classe il “menù” delle materie offre religione cattolica. Lo so NON perché sono sensibile ed empatica. Lo so perché sono stata ESONORATA per tutta la durata dell’ obbligo scolastico e ben oltre…fino alla maturità.
Lei spinge un po’ la porta, parecchio vecchia da non chiudersi bene, e munita di portapastelli, seria mi guarda interrogativa per sapere dove sedere (al posto di un assente o al tavolino vicino alla cattedra). Io che non imparo mai l’ orario a memoria (fino a giugno) la guardo sempre sorpresa
– Oh Gemma! Ah già… vieni…siediti là.
Non ha mai fatto storie, pur essendo di prima, come se i nostri cuori “diversi” fossero connessi a prescindere dal fatto che non sono la sua maestra. Abbiamo la nostra cartellina coi compitini “a parte” e lei li fa perché ha capito che non è esonorata mica dallo “studio”.
Penso che un passo avanti sia stato fatto. Ai miei tempi restavi in aula a far nulla e a “sentire” ciò che ti dicevano non dovevi “ascoltare”. Si è parlato tanto dell’iniziativa dei calzini spaiati in questi giorni e non posso evitare di pensare al calzino spaiato che sono stata e a questo piccolo calzino spaiato che si palesa, con leggero cigolio della porta, ogni settimana sulla soglia. Non voglio essere polemica. Ho il giusto numero di anni per rinunciare al sogno di voler cambiare il mondo. Anche perché se non cambi le persone non cambi lo stesso il mondo…ed io mi fermo al sogno di migliorarle (migliorarci).
Voglio semplicente dire che quel CATTOLICA che la Falcucci e simili non vollero togliere accanto a RELIGIONE, determina il destino di molti studenti costretti ad accomodarsi fuori. Magari se fosse – ANCHE FORMALMENTE- insegnamento di tutte le religioni , forse i genitori più rigidi e dogmatici ci ripenserebbero prima di decretare il volo altrove del calzino- figlio spaiato.
Il democratico padre Franco all’epoca penso’ ad un confronto tra me esonorata- calzino spaiato ed il resto della classe- lavatrice…” così ci spieghi in cosa credi”… Mi dispiace -padre Franco – ma non fu una buona idea. Ad una ragazzina va detto o niente proprio oppure “alla tua età è relativa qualsiasi cosa in cui credi. Ci sarà tempo per decidere!”
No padre Franco aveva bisogno di fare il tipo alternativo che fa dialogare gli studenti mettendo me “spaiata” da un lato e la classe- lavatrice addosso …come se fosse normale a 14 dover difendere questioni teologiche tu da sola contro 20 appoggiati da un leader (padre Franco). Avevo detto che non volevo essere politicamente polemica, il mio attuale spiritualismo agnostico non me lo permette…voglio solo dire che quando vi mettete calzini spaiati magari di marca, firmati, fatevele due domande su come ancora funziona male la nostra democrazia.
*Elena Tortorelli – docente di scuola primaria – Pozzuoli
Performance degli alunni dell’IC3 Annecchino-Rodari di Pozzuoli