Dopo circa sei mesi e dopo una singolare esperienza di didattica a distanza, a Pozzuoli e nella quasi totalità delle scuole campane riprendono le lezioni in presenza. Fanno eccezione classi di alcuni Istituti, di Comuni nei quali si sono svolte elezioni anche per i consigli comunali ed alcuni altri per una migliore sanificazione degli ambienti. Un grande in bocca al lupo ai ragazzi e alle loro famiglie, ai docenti ed a tutto il personale scolastico impegnati in un lavoro ancor più delicato rispetto agli altri anni, in quanto i problemi sono notevolmente aumentati, a partire dalla sicurezza, dagli spazi, dalle suppellettili, dalla mancanza di docenti e di un efficace servizio di medicina scolastica. Governo e forze politiche debbono finalmente convincersi che la scuola e la formazione vanno considerate risorse strategiche per lo sviluppo del Paese e per l’occupazione.
Gli insegnanti, quest’anno più che mai, hanno il compito di trasmettere agli alunni ed alle famiglie quella fiducia che quotidianamente viene messa in discussione dalle varie trasmissioni televisive, con interventi e notizie che, secondo esperti, potrebbero determinare anche danni psicologici.
In una situazione di pandemia il mondo scientifico avrebbe dovuto consultarsi, approfondire la tematica, individuare un percorso e trasmettere ai cittadini, attraverso messaggi univoci dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che la situazione è sotto controllo.
Invece abbiamo assistito a dibattiti e contrasti televisivi, a scene apocalittiche, soprattutto nelle regioni del Nord, con migliaia di morti che sono state determinate non solamente per la non conoscenza della natura del virus, ma per cure sbagliate e per trasferimenti di persone contagiate in case per anziani .
La Campania non ha vissuto momenti molto drammatici, non solamente per alcune decise scelte del Governatore Vincenzo De Luca, al quale è stato riconosciuto ampio merito con i risultati delle ultime elezioni, ma anche perché, nonostante tutte le carenze ancora in essere della medicina territoriale ed ospedaliera, è stato svolto un intenso e qualificato lavoro dal personale ospedaliero (“Cotugno” in primis) e dai medici di medicina generale, ai quali va il nostro sentito ringraziamento. Non va sottovalutata la tesi scientifica del Prof. Antonio Giordano sullo scudo protettivo delle popolazioni del Sud e sulla necessità di intervenire per l’inquinamento ambientale.
Ciò nonostante i cittadini non sono tranquilli. Il virus continua a circolare, non bisogna abbassare la guardia, ma mantenere le misure precauzionali. C’è sbandamento in quanto alcuni scienziati, hanno ribadito che con il caldo il virus sarebbe scomparso e che “le persone asintomatiche non possono essere considerate contagiose” in quanto il virus ha una carica virale bassa” (prof. Tarro) ed è “clinicamente morto” (prof. Zangrillo). Invece i bollettini giornalieri ci indicano ancora una media di 1500 contagiati ed alcuni morti. Si sono notevolmente ridotti i ricoverati in terapia intensiva. Qual è la verità? Forse non è del tutto fantasiosa la tesi di chi sostiene che la pandemia è stata utilizzata per accelerare gli scenari futuri della quarta rivoluzione industriale (“il giallo del coronavirus” di Sonia Savioli). Nei cittadini non può che restare la speranza di tempi migliori.