Il 30 aprile u.s., alla presenza della dirigenza scolastica, insieme alla Commissione Legalità e Bullismo, si è svolto un interessante e partecipato incontro a cura degli esperti del Centro nazionale contro il Bullismo/Neways/Citroën.
Varie le classi coinvolte in rappresentanza degli indirizzi di studio. Iniziativa con la trattazione di 5 grandi temi, suddivisi in altrettante schede didattiche. Il focus è la lotta al bullismo e al cyberbullismo.
Il bullismo è un fenomeno complesso che coinvolge comportamenti aggressivi e intimidatori ripetuti da parte di un individuo o di un gruppo nei confronti di una persona più debole o vulnerabile. Questo può accadere in molti contesti diversi, come ad esempio a scuola, sul posto di lavoro, online o nella vita sociale.
Bullismo a scuola: come individuarlo?
Il bullismo a scuola è un problema serio che può avere conseguenze negative sul benessere psicologico e fisico degli studenti. Ecco alcuni segnali che possono indicare la presenza di bullismo e qualche strategia per intervenire. Per esempio, se uno studente dovesse evitare determinate aree della scuola o sembrare particolarmente ansioso o inquieto durante i cambi di classe. Altri invece sembrano disorientati o confusi quando parlano di esperienze scolastiche recenti.
Cosa fare?
Bisogna parlarne e far loro sapere che si è disponibili ad ascoltare le loro preoccupazioni. Inoltre è importante insegnare ai propri studenti a rispettare gli altri e non tollerare il bullismo, in qualsiasi forma: parlarne e denunciare.
Non è semplice, perché bisogna fornire ai ragazzi risorse e supporto nonché coinvolgerli in attività che promuovono la comprensione interculturale e il rispetto per le differenze.
Le cause del bullismo possono essere molteplici:
•mancanza di empatia;
•assenza di modelli positivi;
•difficoltà di regolazione emotiva;
•desiderio di affermazione di potere.
Accompagnare in un processo di recupero chi ha subito vessazioni da bullismo a scuola è molto importante.
Per guarire dal trauma è necessario:
•Ritrovare la fiducia in sè stesso.
•Rispondere ai bulli con calma e sicurezza.
•Farsi ispirare dalle testimonianze di altre vittime di bullismo: dialogare con loro può far ritrovare la motivazione.
•Trovare una nuova attività che faccia stare bene e permetta di esprimersi in modo creativo.
•Seguire un percorso terapeutico.
È necessario che il ragazzo capisca che il bullismo è un comportamento inaccettabile. Importante chiedere spiegazioni e cercare di capire qual è il motivo che lo spinge a certi gesti e parole. A volte questi atti nascondono una sofferenza che il soggetto non riesce ad esprimere o un sentimento di frustrazione.
Portare alla consapevolezza, chiedere di scusarsi ed assumersi le proprie responsabilità. Il dialogo, la comprensione, il sentirsi ascoltati e capiti, rendere il clima e gli spazi accoglienti rappresentano sicuri punti di forza per una vita di relazione in armonia e serenità.
Alle ore 9 Lectio in Aula Magna:
durante la formazione teorica, sono intervenuti gli esperti del Centro Nazionale Contro il Bullismo, BULLISTOP, che hanno dialogato con i ragazzi, in merito all’Articolo 4. Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto in ambito scolastico del cyberbullismo (Legge 71/2017).
Alle ore 11 pausa e a seguire Test drive su quadriciclo leggero nel cortile della scuola dove è stato allestito un piccolo circuito in sicurezza. Studenti e docenti hanno avuto l’opportunità di approfondire le tematiche legate alla sostenibilità ambientale.
Diversi i ragazzi che in possesso di patentino hanno guidato la singolare Citroën
Ami, una minicar 100% elettrica, mentre gli altri hanno effettuato un giro come semplici passeggeri.
Formazione, ma anche sano divertimento hanno allietato la giornata dei partecipanti.