In Campania incerto il lock down

De Luca fa un passo indietro dopo la Conferenza Stato Regioni

Il Governatore De Luca funge da apripista? La storia ce lo dirà. Nel frattempo in Campania è incerto il lockdown. Si è conclusa da poco la Conferenza Stato Regioni. Presenti anche il Ministro della Salute Speranza, il Ministro degli affari Regionali Boccia e il Commissario per l’emergenza Covid Arcuri.

Dall’incontro “è emersa l’indicazione del Governo di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale.” Per questo motivo si ipotizza di restringere il campo alle zone dove è più elevato il numero dei contagiati e cioè l’area metropolitana di Napoli e alcuni Comuni della provincia. Si legge nella nota diramata dalla Regione che “il 60% dei contagiati è nell’area metropolitana di Napoli. Abbiamo vietato la mobilità tra le province ma dovremmo fare zona rossa tutta l’Area metropolitana di Napoli“- dichiara De Luca.

Durante l’incontro il Governatore ha ritenuto improponibile la proposta nazionale di chiudere i locali alle 18, manifestando, invece, la volontà di confermare in Campania le restrizioni già vigenti e cioè la chiusura alle ore 23. Tale decisione sarà sottoposta all’accettazione del Governo. Per quanto riguarda la scuola, la Campania si distinguerà dalle altre regioni: è intenzione di De Luca portare la DaD al 100%, in contrasto con i provvedimenti nazionali che la assesteranno, invece, al 75%. De Luca ha, infatti, mostrato durante l’incontro i dati che rilevano le principali fonti di contagio: la scuola e la movida serale-notturna.

E’ stato richiesto, infine, dal Governatore della Campania un piano socio economico immediato a sostegno di famiglie, imprese e pensionati; l’ampliamento di congedi parentali alle famiglie e fondi per l’acquisto dei computer allo scopo di appianare le disuguaglianze conseguenti alla didattica a distanza.

Domani dovrebbero essere diffuse notizie più precise. Si attendono DPCM e Ordinanza Regione Campania.

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