Il sogno della famiglia Vallozzi: trasformare il laboratorio in un Museo

Domenica 7 aprile, alle ore 10.30, incontro dei cittadini alla darsena

Lunedì 1° aprile ci sono stati a Toiano i funerali di Antimo Vallozzi, l’ultimo Mastro d’Ascia di Pozzuoli. Nella convinzione che persone e cose vadano ricordate e valorizzate per quello che hanno rappresentato in un territorio e per conservare la memoria storica, ieri mattina il Prof. Giuseppe Luongo, famoso vulcanologo di fama internazionale, cittadino puteolano, Ciro Di Francia e Antonio Isabettini, da sempre impegnati su queste tematiche, hanno incontrato una folta delegazione della famiglia Vallozzi presso il bar Malazè alla darsena di Pozzuoli, il cui titolare, Leonardo Rocco, è un nipote. Ciò al fine di definire un percorso che potesse realizzare il sogno di Antimo e della sua famiglia, cioè trasformare il mitico laboratorio in museo di arte marinara che potesse essere visitato soprattutto dalle scolaresche, così come è avvenuto in questi anni. Antimo Vallozzi era ben lieto di accogliere alunni ai quali illustrare tutti gli strumenti presenti nel laboratorio e spiegare alcune tecniche per costruire gozzi e barche di varie dimensioni.

Le due sorelle ed i parenti tutti della famiglia Vallozzi sono stati entusiasti di questa iniziativa, che di fatto realizza il sogno dei maestri d’ascia, ai quali diversi amministratori avevano assicurato il loro sostegno. Per portarla all’attenzione dei cittadini, è stato concordato di fare un incontro domenica 7 aprile, alle ore 10.30, alla darsena.

Il Prof. Luongo si è impegnato ad inviare una email al Sindaco per informarlo e per invitarlo all’incontro in quanto il recupero e la valorizzazione della bottega, unitamente alla Chiesa che i pescatori puteolani costruirono perché devoti della Madonna Assunta, potranno rappresentare una significativa occasione di rilancio turistico.

Il Maestro Antonio Isabettini, componente della Commissione Toponomastica, si assumerà l’onere di presentare la domanda dell’Associazione “Nuova Dicearchia“ perché lo spazio antistante il laboratorio potesse essere dedicato alla famiglia Vallozzi. Inoltre si potrebbe preparare un murale con pannelli esplicativi sull’attività artigianale, che diventerebbero meta di turisti.

Il nostro slogan :”La bottega dei Vallozzi non si tocca, si valorizza”!

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