Giallo sui risultati del progetto SPES: Pozzuoli partecipò con 18 volontari

Nessun prelievo di feci ed urine

Stamattina c’è stata la Conferenza stampa del Presidente Vincenzo De Luca e del Direttore dell’Izsm Antonio Limone per la presentazione dei risultati del progetto SPES (Studio di Esposizione della Popolazione Suscettibile) riguardanti la ricerca dei metalli tossici ed eventuali connessioni con l’ambiente. E’ giallo sui risultati, almeno per i volontari di Pozzuoli! Il progetto scaturì “dall’esigenza di proporre uno studio innovativo sull’epigenetica e sui biomarkers ad un campione di popolazione sana della Terra dei Fuochi, visto che da almeno tre decenni vaste aree delle province di Napoli e Caserta sono state oggetto di una alacre attività illecita costituita da sversamenti incontrollati di rifiuti industriali e urbani”. Nel 2016 il compianto prof. Maurizio Montella, responsabile del progetto, in un incontro a Pozzuoli presso la sede di Acli Dicearchia, sollecitò la collaborazione delle associazioni del comprensorio flegreo-giuglianese per individuare persone volontarie tra i 20 ed i 50 anni. Ciò perché nello studio SPES i Campi Flegrei furono annoverati tra le aree ad alto impatto, in quanto zona fortemente antropizzata, con uno scarso stato dei corpi idrici sotterranei e nella quale sono presenti numerosi siti potenzialmente contaminati. Le Associazioni ed i ricercatori del progetto organizzarono anche una manifestazione in Piazza della Repubblica  a Pozzuoli per sensibilizzare l’opinione pubblica su uno studio molto importante.

A  Pozzuoli i volontari di Acli Dicearchia furono 18, su un totale di 4200 dell’intera Regione Campania, ai quali, tra settembre e dicembre 2016, furono prelevati 90 ml di sangue. Lo studio sarebbe dovuto proseguire con campioni di feci ed urine, ma i Puteolani volontari non furono mai più contattati e di tale progetto non se ne seppe più nulla. A seguito di varie sollecitazioni ed uno scambio epistolare tra Acli Dicearchia ed Antonio Limone, il 25 novembre 2018 si tenne un incontro presso la Chiesa Santa Maria della Consolazione a Pozzuoli con l’equipe di ricercatori del progetto, presieduta dal dott. Cerino. Furono consegnate ai volontari delle buste chiuse contenenti alcuni valori, ma nel contempo fu comunicato che quei risultati non avevano alcuna rilevanza specifica, in quanto la ricerca sarebbe dovuta continuare. Da allora nessun’altra informazione è pervenuta. Oggi durante la conferenza stampa il dott. Limone, alla presenza del Presidente De Luca, ha dichiarato che “dall’analisi del sangue, delle feci e delle urine,  si è cercato di stabilire la correlazione con l’inquinamento ambientale e quindi sarà più facile procedere ad una serrata politica di prevenzione sui territori”. I fatti sopra esposti sono in palese e totale contraddizione con le pubbliche dichiarazioni. Pertanto i volontari puteolani chiedono a gran voce che i responsabili del progetto, nonchè la Regione Campania, chiariscano questa spiacevole diatriba. I volontari di Pozzuoli sono usciti dal campione? Questi risultati a chi si riferiscono? Se non verranno fornite tempestive informazioni le associazioni che all’epoca si offrirono da intermediari per il reclutamento dei volontari e che oggi vedono a rischio la propria credibilità, si difenderanno nelle sedi opportune.

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