Il risveglio di stamattina non è stato dei più sereni. Francesca, la mamma di Giada, mi invia questo messaggio: “Buongiorno maestra, io sono positiva al Covid. E sono in casa ma isolata, moltissimo isolata. Faccio sanificazione di notte quando loro sono chiuse in camera. Giada ieri ha dovuto fare anche lei il tampone ed è stata molto, molto scossa da questa cosa. Io non potevo esserle fisicamente vicino, ero in videochat ma non é bastato a calmarla. Poi è riuscito a farlo. Sono stati dei mesi poco felici per lei, vedere anche la nonna così purtroppo, sono cose che non puoi nascondere completamente anche perché i figli subiscono per forza la nostra vita stressata … Questa notte si é svegliata con mal di pancia perché lei somatizza, così dalla porta mi diceva: “Mamma ora di covid non si muore più vero?”
Resto commossa da questa immagine innaturale che rispecchia altre mille realtà del momento. Una mamma che fisiologicamente dovrebbe accudire una figlia, costretta, invece, all’isolamento, proprio per proteggerla. La necessità di una bambina di soli 9 anni di dare un senso a tutto questo, di sentirsi rassicurare “che il Covid non uccide più come prima”. Ecco il livore delle famiglie che attraversano l’inferno nei confronti di chi, in barba ad ogni richiamo alla responsabilità, continua a diffondere il virus. E apprezzo allo stesso tempo l’apertura ed il senso civico di Francesca che avvisa tutti: la famiglia allargata, il suo condominio, gli amici, la De Vizia per la raccolta dei rifiuti COVID. Francesca e la sua famiglia hanno osservato la massima attenzione proprio per la malattia oncologica della madre. Eppure il COVID è arrivato…
Confermata la zona gialla in Campania. E’ di seguito riportato il recente comunicato del Presidente De Luca: “Vedo che sugli organi di informazione si è creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania. La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa ieri, a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute. Ho sollecitato io un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque, non c’è più nulla da decidere e da attendere. Riconfermo altresì che sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione, solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia. Non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito. Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale.”
Dovremmo sentirci tutti più sollevati dinanzi a questa notizia. Ma le immagini dei media ci raccontano tutt’altro. Dov’è l’equilibrio? Dovremmo trovarlo in ognuno di noi, almeno per rispetto di Giada, dei bambini in generale, e di noi tutti, affinché presto si ritorni ad una forma, seppur cambiata, di normalità.