Flash Mob della sezione Europa Verde di Pozzuoli per l’immediata ripresa della didattica in presenza al “Tassinari”

Videomessaggio del Dirigente Scolastico, del Presidente del Consiglio di Istituto e del Rappresentante degli Studenti

L’Isis “G. Tassinari” è l’unico Istituto delle scuole secondarie superiori del centro storico di Pozzuoli, con circa 800 alunni, oltre 150 docenti e ATA, di proprietà di una società privata. La competenza è della Città Metropolitana di Napoli. Il 23 dicembre 2020 si scopre che il certificato di vulnerabilità non è a norma, secondo i tecnici gli ambienti non sono idonei, per cui viene interdetto l’accesso. Ad oggi è l’unica scuola puteolana che non può organizzare la didattica in presenza, ma restare in DAD.

In vista della conclusione dell’anno scolastico, con gli esami di Stato, soprattutto per conoscere i tempi della riapertura, la Dirigente Scolastica Teresa Martino ha inviato diverse richieste alla Città Metropolitana. Inoltre  tutte le componenti del Consiglio d’Istituto hanno sollecitato un incontro con il Sindaco Metropolitano Luigi De Magistris, ma senza avere una risposta.

Apprendiamo da facebook che ci sono stati interventi anche da parte dell’unico consigliere metropolitano dell’area flegrea, il dott. Paolo Tozzi (ex partito dei Verdi), secondo il quale ormai l’anno scolastico è saltato, che domani ritornerà in Città metropolitana e che continuerà ad impegnarsi perché ci possa essere un regolare avvio delle lezioni a settembre. Tale ipotesi preoccupa le varie componenti scolastiche, tant’è che hanno aderito al flash mob organizzato per  stamattina a Piazza a mare dalla sezione puteolana di Europa Verde (Con il commissario Gennaro Andreozzi ed il Consigliere nazionale dei Verdi e coordinatore flegreo Vicente Carlos Migliucci). Per mercoledì prossimo è previsto un incontro in Città Metropolitana. Senza risposte concrete si ipotizzano iniziative eclatanti, anche nella considerazione che la VI sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 21175 del 15 maggio 2019, ha confermato che la normativa non prevede l’obbligo della messa fuori servizio dell’edificio, ma impone ai proprietari, pubblici o privati, di definire e programmare i provvedimenti idonei per scongiurare i pericoli, con una pianificazione degli interventi di adeguamento.

E’ pur vero che Pozzuoli è una zona ad alto rischio sismico e che le istituzioni scolastiche (pubbliche e private) devono avere tutte le certificazioni in regola, ma non si comprende perché la Dirigente Scolastica non viene autorizzata a far funzionare una parte dell’Istituto, se è vero che è a norma e che potrebbe ospitare, anche se a rotazione, alcune classi in presenza, soprattutto dell’ultimo anno.

Sulla delicata vicenda Il blog di Giò è disponibile ad accogliere altri interventi.

 

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