Si stima che il lavoro nero presente in Italia “produca” ben 77,8 miliardi di euro di valore aggiunto. A livello nazionale, l’Ufficio studi della CGIA stima che poco meno di 3,3 milioni di persone quotidianamente (per qualche ora o per l’intera giornata) si recano nei campi, nelle aziende, nei cantieri edili o nelle abitazioni degli italiani per esercitare un’attività lavorativa irregolare. Proprio a causa di questo fenomeno sono nati i cosiddetti “fantasmi del lavoro nero” afferenti al gruppo politico “POTERE AL POPOLO”: essi denunciano le condizioni di sfruttamento dei cittadini “fantasmi del lavoro nero”. La protesta nacque ad opera dei lavoratori di Napoli sotterranea che anni fa si rivolsero allo Sportello Legale di Potere al Popolo per denunciare le condizioni di sfruttamento in cui versavano. Da allora, altre manifestazioni contro il lavoro nero con lo stesso format si sono tenute in tante altre città, tra cui oggi a Pozzuoli.
A chi, almeno una volta, non è stato proposto un lavoro che prevedeva orari massacranti e paghe misere? E tutto ciò senza l’ombra di un contratto o di qualche forma di tutela? Ed è proprio questa realtà che spinge molte e molti a lasciare la nostra terra per lavorare altrove. Tutto questo è possibile per l’indifferenza della politica: negli anni i vari governi hanno contribuito a indebolire l’Ispettorato del lavoro e ora, addirittura, il ministro Brunetta vorrebbe obbligare gli ispettori del lavoro ad avvisare prima di ogni controllo, aiutando gli imprenditori a nascondere ogni irregolarità. E anche la nostra politica cittadina non ha mai speso una parola a riguardo, troppo timorosa di inimicarsi gli imprenditori locali.
E’ di fondamentale importanza, invece, che tutti abbiano presente che il lavoro nero e lo sfruttamento vadano combattuti con ogni strumento disponibile. Anche i comuni possono impegnarsi per inibire il proliferare del fenomeno con una delibera comunale che revochi le concessioni di occupazione di suolo pubblico a tutti gli imprenditori del territorio che assumono a nero. Ma non possiamo solo aspettare e sperare che ad intervenire sia una classe politica lontanissima da noi e dai nostri problemi. Solo lottando insieme possiamo davvero combattere questa piaga: dobbiamo autotutelarci!
Stamattina alle 12 in Piazza della Repubblica a Pozzuoli, si è tenuto un flash mob organizzato proprio dai “FANTASMI DEL LAVORO NERO”. Dario Bellaveglia, attivista di Potere al Popolo, da dichiarato al megafono: “Oggi i fantasmi del lavoro nero stanno infestando le piazze di Pozzuoli per denunciare le condizioni di lavoro che sono costretti a subire: paghe da fame, sfruttamento e nemmeno l’ombra di un contratto. Negli ultimi anni, nonostante siano nate centinaia di nuove attività economiche e Pozzuoli sia diventata uno dei centri della movida della provincia di Napoli, le condizioni dei lavoratori non sono affatto migliorate. Anzi, lo sfruttamento e il lavoro nero sono diventati la normalità. Tutto questo non è successo per caso, ma è frutto di anni e anni di complicità della classe politica sia nazionale che locale. Tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno portato avanti le stesse politiche di prescarizzazione del lavoro, di smantellamento dell’Ispettorato del lavoro e di criminalizzazione verso chi percepisce il reddito di cittadinanza. E se la classe politica nazionale è complice, quella cittadina non è certo senza macchia. Ha preferito direttamente tacere e fingere che il problema non esiste per non inimicarsi gli imprenditori, e quindi sponsor ed elettori. L’unico momento atipico è stato quando nel 2015 su spinta dei giovani della città nacque “l’osservatorio contro il lavoro nero” che proponeva di mettere a tavolo lavoratori e imprenditori. Come c’era da aspettarselo però questi ultimi disertarono ogni incontro e nel 2017 la Giunta Figliolia ha colto l’occasione per interrompere l’esperienza dell’Osservatorio. Da ciò capiamo due cose: che i diritti sul lavoro non possono essere contattati con gli imprenditori, ma vanno pretesi. E che non possiamo aspettare solo che la politica, dall’alto, intervenga. C’è bisogno che noi, lavoratori, disoccupati, sfruttati, facciamo pressioni dal basso. Per questo oggi siamo in piazza, a portare le nostre proposte. Innanzitutto la proposta di una delibera comunale che revochi le concessioni comunali a quei luoghi di lavoro colpevoli di assumere a nero. In secondo luogo, stiamo aprendo uno sportello legale gratuito contro il lavoro nero per aituare, con il supporto di avvocati, quei lavoratori che decidano di denunciare i loro sfruttatori.”
Per contattare lo sportello legale chiamare il n. 3887817967. La consulenza è gratuita ed è garantito l’anonimato a chi intende rivolgersi al nostro team di avvocati.