Fine anticipata della legislatura. Il Presidente della Repubblica oggi pomeriggio ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere. Durante l’annuncio Mattarella ha segnalato che Draghi resterà in carica per gli affari correnti, ma dovrà preoccuparsi, benché dimissionario, delle problematiche molto delicate lasciate aperte, richiamando le forze politiche alla responsabilità durante la campagna elettorale.
In serata si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha deciso la data delle elezioni. Si voterà domenica 25 settembre, dalle ore 7 alle ore 23. È già avviata da tempo la campagna elettorale ed alla fine ha convinto Draghi che non esistono le condizioni politiche per arrivare alla conclusione della legislatura, nonostante i gravi problemi nazionali ed internazionali che alla fine colpiscono soprattutto le fasce più deboli, a partire dal vertiginoso aumento delle bollette, dalla guerra in Ucraina, dalla pandemia, dai fondi europei del PNRR.
I partiti dovranno depositare i simboli entro ferragosto e le liste saranno presentate il 21 e 22 agosto. Sarebbe interessante che i partiti si attivassero anche e soprattutto a livello locale sia per tentare di superare la crescente sfiducia degli elettori e sia per indicare eventuali candidature ai rispettivi vertici. Si potrebbero in tal modo limitare i danni di una legge elettorale che non consente le preferenze e le scelte vengono fatte a livello centrale.
Quattro anni fa ci fu l’exploit del M5S e nel comprensorio flegreo-giuglianese furono eletti diversi parlamentari. Alcuni hanno cambiato partito, altri non hanno prodotto risultati esaltanti, se si pensa che a distanza di 22 mesi il Ministro dell’ambiente non è stato sollecitato a firmare il decreto di perimtrazione dell’area vasta di Giugliano come previsto dell’emendamento approvato e proposto proprio dai grillini.
Pozzuoli: un’intesa tra sindaci per tutelare i malati oncologici residenti alle isole