Dal report sui Vaccini anti COVID 19 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si apprende che dal 27 dicembre ultimo scorso, sulle 479.700 dosi consegnate, finora ne sono state iniettate 191.011, pari al 39,8%. In Campania, delle 33.870 dosi consegnate, ne sono state iniettate 16.602, pari al 49%. La campagna vaccinale, ha coinvolto fino ad ora il personale sanitario (medici, infermieri ed O.S.S.).
Il prof. Antonio Giordano, classe ’62, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia, professore per “chiara fama” all’Università di Siena, Premio Dicearchia 2017, offre ai lettori del blog un contributo personale e professionale in merito al COVID 19 ed ai vaccini. Durante la sua esperienza in merito alla genetica del cancro e nella regolazione del ciclo cellulare, il prof. Giordano ha contribuito alla comprensione di alcuni dei meccanismi alla base dello sviluppo del cancro e al disegno di una nuova generazione di farmaci. “Purtroppo la percentuale di positivi al coronavirus, calcolata sui tamponi effettuati quotidianamente, continua ad essere elevata – afferma il prof Giordano – intorno al 17%. Il nuovo coronavirus Sars-CoV-2, sviluppatosi per spillover (salto di specie), continua ad essere contagioso; da quando si è palesato in Europa (febbraio 2020) ha subito manifestato la sua capacità di diffondersi rapidamente. Pertanto, le misure restrittive attuate in Italia, mirano a rallentare la trasmissione virale, che potra’ essere bloccata, definitivamente, solo attraverso una copertura vaccinale cospicua (oltre l’80% della popolazione). La scienza ha raggiunto un risultato sorprendente: 10 mesi per ottenere diversi approcci vaccinali sicuri, affidabili ed efficaci. Il “contenuto” dei vaccini è stato pubblicato ed è stato accuratamente valutato da due agenzie indipendenti, entrambe sottoposte a rigidissime regole, l’EMA ed l’FDA, che poi, hanno approvato l’utilizzo, del vaccino Pfizer-Biotench, in Europa, in circolazione dal 27 Dicembre, (V-day simbolico vaccine day). Nonostante i tempi rapidi di produzione sono state rispettate tutte le fasi sperimentali; il vaccino contiene mRNA, il materiale genetico del virus necessario a produrre una proteina che istruisce il nostro sistema immunitario a produrre gli anticorpi specifici contro il virus. A differenza di molti vaccini tradizionali (a cui si è già sottoposta la quasi totalità degli italiani) il virus non e’ stato attenuato, ma in questo caso e’ presente il materiale genetico, per cui contrarre la malattia a causa della vaccinazione è impossibile. La produzione di anticorpi non è immediata, ma avviene dopo circa 7 giorni dalla somministrazione della seconda dose di vaccino, per cui è possibile contrarre il Covid 19 pur essendosi sottoposti alla prima dose vaccinale.
Non essendo al momento, disponibili quantità di vaccino per tutta la popolazione, il distanziamento, le mascherine, la disinfezione devono essere ancora regole basilari da attuare in ogni momento. Per quanto riguarda soggetti con patologie pregresse, soggetti allergici, o donne in gravidanza, è chiaro che al momento non esiste una casistica tale da poter trarre conclusioni sugli eventuali effetti collaterali ne’ dati definitivi: dovremo raggiungere numeri statisticamente significativi e con il decorso del tempo. In attesa di dati più robusti, invito caldamente la popolazione a sottoporsi alla vaccinazione per tutelare tutte le categorie di persone. Personalmente, aspetto fiducioso il mio turno per potermi vaccinare”.