Due scioperi in sei giorni. Perché?

Il 10 dicembre la scuola. Il 16 dicembre tutte le categorie

I sindacati CGIL ed UIL hanno proclamato lo sciopero del personale della scuola per il 10 dicembre (al quale hanno aderito anche Snals e Gilda) ed uno sciopero generale di 8 ore di tutte le categorie per il 16 dicembre perché non soddisfatti delle scelte del Governo nella manovra finanziaria 2022. Due scioperi in 6 giorni a cui non ha aderito  la CISL.

Quale  vero obiettivo si intende perseguire in una situazione molto delicata del Paese e con una divisione tra i lavoratori? Questa forzatura potrebbe creare confusione e dare fiato alle voci stonate dei qualunquisti e di quelle forze politiche che hanno sempre negato il ruolo del sindacato nel nostro Paese. Sono sincero e penso che questa scelta sia stata fatta per tentare di recuperare un rilancio e per occupare uno spazio lasciato libero dalle forze politiche. Giova tutto ciò ai lavoratori, ai pensionati e soprattutto ai disoccupati? Mi auguro di sbagliare e spero che non diventi un boomerang per tutto il movimento sindacale.

Da vecchio militante, senza  alcuna volontà di alimentare polemiche, pur avendo apprezzato le manifestazioni per ilicenziamenti ingiustificati, come quelli della Wirpool, nonchè la forte mobilitazione della FP-Cisl Campania in particolare per il mancato rinnovo dei contratto ai precari, ritengo che sarebbero state indispensabili  iniziative incisive quando in passato ci sono stati tagli inaccettabili per la sanità: quando hanno sprecato fondi per i banchi a rotelle senza preoccuparsi delle strutture scolastiche, delle classi pollaio, della carenza di insegnanti di sostegno, dei trasporti sempre più inefficienti. Ed ancora, quando è stato scoperto che non esisteva un piano pandemico aggiornato, con una medicina territoriale carente ed inefficiente. Si dirà che in quella fase terribile il sindacato è stato responsabile, ma ora non bisognava  mantenere la stessa posizione, tanto più che alcuni risultati si sono ottenuti?

Se negli anni antecedenti la pandemia ci fosse stata una mobilitazione permanente ed unitaria dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani, se fossero state proclamate iniziative di lotta per le bonifiche a seguito del traffico illecito dei rifiuti  e dei roghi tossici che hanno provocato un disastro ambientale ed una epidemia oncologica, avremmo certamente evitato migliaia di morti prima e durante la pandemia.

Si spera che dopo il 16 dicembre si riesca a ricucire lo strappo perché l’unità dei lavoratori è un valore irrinunciabile e rende più forte il sindacato nei confronti delle controparti ai vari livelli.

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