Domani sarà proclamato SANTO Don Giustino, il prete delle vocazioni di Pianura

Intervista a Madre Chiara Stella Vitale dell'Ordine delle Suore Vocazioniste di Pianura

Don Giustino Russolillo nasce a Pianura nel 1891 e muore nello stesso quartiere, periferia di Napoli, nel 1955. Entra in seminario all’età di 10 anni, sentendo fortissima la vocazione verso il sacerdozio fin dall’infanzia. Fu ordinato sacerdote il 20 settembre 1913 nella cattedrale di Pozzuoli. Fu parroco nella Parrocchia di San Giorgio Martire in Pianura di Napoli dal 20 settembre 1920 fino alla morte.

A chi gli chiedeva cosa facesse a Pianura, il quartiere della periferia occidentale di Napoli dove era nato e vissuto, rispondeva: «Faccio i preti». Non a caso don Giustino Maria Russolillo è stato definito “l’apostolo delle vocazioni”. «La sua idea – spiega a Famiglia Cristiana don Salvatore Musella, consigliere generale per la formazione dei Vocazionisti nonché presidente della Commissione per la canonizzazione- era quella di lavorare perché tutto il mondo fosse santo attraverso la vocazione alla vita e alla fede».

Il suo saluto abituale era «Fatti santo», completato a volte come «Fatti santo davvero, che tutto il resto è zero». Per questo, mentre guida la parrocchia di San Giorgio a Pianura, nel 1920 fonda la Congregazione dei Padri Vocazionisti con alcuni dei ragazzi più motivati che già l’avevano seguito e l’anno dopo quella delle Suore Vocazioniste. «Don Giustino», sottolinea Musella, «diceva che il problema non era la mancanza di vocazioni ma dei coltivatori di vocazioni, coloro che si dedicavano a suscitare la nostalgia di Dio nei giovani e a formarli adeguatamente. Secondo lui la parrocchia era il luogo privilegiato per la pastorale vocazionale”.

Abbiamo intervistato Suor Chiara Stella Vitale, Madre Generale dell’Ordine delle Suore Vocazioniste di Pianura.

Madre, ci può presentare la figura di Don Giustino?

Il Santo è una persona che offre luce di verità del Vangelo e bene di intercessione presso DIO per l’esaudimento di ogni grazia necessaria per la vita di ogni uomo. Tale è stato Don Giustino, non solo per Pianura, suo paese natale, bensì  per tutta la Chiesa e l’umanità. Egli era un sacerdote tutto cuore perché era attento alle necessità del tempo a lui presente. Infatti, diventato Parroco della Parrocchia San Giorgio, ha colto il  problema della mancanza di vocazioni. Ha affrontato anche il problema principale di tale carenza, e cioè e la povertà di molte famiglie che non permetteva ai ragazzi di entrare in seminario per il pagamento della retta. Egli si prodigò istituendo il vocazionario per accogliere gratuitamente i ragazzi ed i giovani che Dio chiamava a seguire suo figlio Gesù. Tale opera è stata tanto salutare che perdura nel tempo ancora oggi. 

Cosa ha rappresentato e cosa rappresenta oggi per Pianura il Santo?

Il santo Giustino Russolillo è per la Chiesa, ed in particolare per il suo quartiere, un punto di rifermento per ogni necessità della vita sociale-familiare-spirituale. Non c’è una persona a Pianura  che non abbia avuto una grazia per la sua incessante preghiera e per la sua grandiosa bontà. Egli, avendo anche il dono della chiaroveggenza, ha rasserenato molte famiglie durante la guerra con il palesare loro notizie sui giovani militari. Occorre implorarlo con fiducia perchè risponde ancora oggi.

Quali iniziative sono in programma per la canonizzazione di don Giustino?

Una preparazione accurata per la partecipazione a Roma della canonizzazione che avverrà domani, una novena in tutte le Parrocchie dove ci sono i padri le suore vocazioniste, congregazioni da lui fondate nel 1920/21 e una veglia il giorno precedente al grande evento, cioè stanotte. Inoltre seguirà una fiaccolata ed una Santa Messa di ringraziamento il giorno 21 maggio c.a. La cosa più importante è l’accoglienza dei pellegriniche sono tanti, oltre le nostre previsioni. L’entusiasmo di tutti è grande ed indescrivibile.

Don Giustino Maria Russolillo sarà venerato santo

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