Dispersione scolastica: Napoli, monitoraggio Prefettura-Procura dei minori

Le scuole si sono chiuse da qualche settimana ma gli organi competenti non mollano la presa sul monitoraggio della dispersione scolastica, vera piaga a Napoli e in diverse città del Sud Italia. L’obiettivo è analizzare dati congiuntamente con tutti gli attori coinvolti, al fine di programmare interventi correttivi e preventivi mirati. In una mossa decisiva per combattere la dispersione, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha annunciato l’avvio di un nuovo monitoraggio mirato sulla base delle procedure stabilite dal decreto Caivano. Questa iniziativa, sviluppata in stretta collaborazione con la Procura per i minorenni di Napoli e l’Ufficio scolastico regionale della Campania, è stata progettata per raccogliere dati riguardanti ammonimenti e denunce di alunni inadempienti agli obblighi scolastici.

Il monitoraggio coinvolgerà direttamente i sindaci, i quali opereranno sulla base delle segnalazioni dei dirigenti scolastici al termine degli scrutini di fine anno scolastico. L’attività si inserisce nell’ambito dell’azione sistematica di monitoraggio della dispersione scolastica condotta dalle istituzioni locali. “Questa iniziativa ci permetterà di ottenere un quadro complessivo e dettagliato della situazione, distinguendo i dati per aree territoriali,” ha spiegato il Prefetto Michele di Bari. “L’obiettivo è analizzare questi dati congiuntamente con tutti gli attori coinvolti, al fine di programmare interventi correttivi e preventivi mirati.”

Il piano rappresenta una parte fondamentale delle iniziative interistituzionali di prevenzione sociale che mirano alla tutela dei minori e al miglioramento della sicurezza integrata sul territorio. Con un approccio coordinato e dati aggiornati, le istituzioni sperano di ridurre significativamente il fenomeno della dispersione scolastica, garantendo al contempo che ogni alunno riceva la giusta formazione ed istruzione, diritto sancito costituzionalmente. L’importanza di questo monitoraggio risiede non solo nella raccolta di informazioni, ma soprattutto nella loro analisi congiunta, che vedrà coinvolti tutti i principali attori: scuole, comuni, forze dell’ordine e servizi sociali. Questa sinergia sarà cruciale per individuare le cause specifiche della dispersione scolastica in diverse aree e per sviluppare strategie efficaci e mirate.

Il nostro impegno è di proteggere i minori e di garantire loro un futuro migliore attraverso l’istruzione” – ha aggiunto il Prefetto – “Con questi interventi, miriamo a costruire un sistema educativo più inclusivo e sicuro per tutti.” Quando le istituzioni si mettono insieme i risultati sono sicuramente maggiori e in tema di dispersione scolastica e recupero minori a rischio le forze per fronteggiare non sono mai abbastanza.

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