L’immagine di copertina mostra l’attuale situazione: una scuola demolita nelle sue fondamenta. L’Ordinanza n. 82 della Regione Campania è stata emanata nella notte, lasciando un amaro risveglio a chi aveva riposto maggiori aspettative nel comunicato stampa diramato nella giornata di ieri dal Presidente De Luca.
Qui di seguito i punti che si riferiscono al mondo della scuola:
“1. Salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione
epidemiologica quotidianamente rilevata, con decorrenza dal 21 ottobre e fino al 30 ottobre 2020 è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni con disabilità ovvero con disturbi dello spettro autistico, il cui svolgimento in presenza è consentito, previa valutazione delle specifiche condizioni di contesto da parte dell’Istituto scolastico.
2. E’ dato mandato all’Unità di crisi regionale del costante monitoraggio e valutazione della
situazione dei contagi sviluppatisi sul territorio in ambito scolastico e dei relativi casi connessi a “contatti stretti”, al fine dell’eventuale riapertura della attività in presenza della scuola primaria a decorrere dal 26 ottobre 2020″.
Il primo punto riporta con la mente alle cosiddette “classi differenziali“, classi scolastiche destinate ad alunni disabili o affetti da disturbi dell’apprendimento o problemi di socializzazione. In Italia, le prime classi differenziali furono create all’inizio del XX secolo, a valle di un dibattito durato alcuni anni. Esse sono state abolite con legge 517/77, in virtù del fondamentale principio dell’integrazione scolastica dell’alunno disabile, componente a pieno titolo della classe.
La riapertura della scuola dovrebbe viaggiare parallelamente al monitoraggio della curva dei contagi, evidentemente con un trend in salita. Si è dibattuto in diverse sedi che, con adeguati strumenti di controllo, il ritorno a scuola, soprattutto per determinate fasce di età, rappresenti un “bene” da proteggere e sottrarre ai danni irreparabili della Didattica a Distanza.
Mi auguro che seguano positivi aggiornamenti!