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Fin dall’inizio della Legislatura ci siamo occupati del fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei avendo un chiaro obiettivo: mettere in campo tutte le misure possibili per permettere ai cittadini di convivere con il fenomeno vulcanico e quello bradisismico e farlo nella massima tranquillità possibile. Fino a oggi, portando in Aula nostri emendamenti e ordini del giorno a questo decreto nel tentativo di migliorare il testo”. Così in Aula il deputato del
Movimento 5 Stelle Antonio Caso, durante la sua Dichiarazione di Voto al
DL Campi Flegrei. “
Un decreto che nonostante sia un buon punto di partenza (e questo lo abbiamo sempre riconosciuto), lascia troppe cose a metà e troppe domande alle quali non è stata data risposta. È stato miope lasciare che l’impianto di base del decreto si occupasse quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo e poco o nulla della prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico. Dal Governo, anche oggi, sono arrivati solo no. No al sisma bonus 110%, no al potenziamento della rete di monitoraggio e all’aumento di personale dell’Osservatorio Vesuviano, no agli aggiornamenti dei piani di emergenza vulcanica e al miglioramento delle vie di fuga per tutti i Comuni della zona rossa, no all’analisi di vulnerabilità e al consolidamento del patrimonio archeologico, no a un Osservatorio permanente per il monitoraggio strutturale di edifici e infrastrutture. Troppi no che purtroppo lasciano il bicchiere mezzo vuoto, nonostante le piccole aperture che registriamo sul voto favorevole ad alcuni nostri ordini del giorno. Per questo – ha concluso
Caso –
su questo decreto il M5S si astiene”.