Covid: il virus può infettare i batteri del microbioma umano

La scoperta e le implicazioni su sintomi, cure, vaccini

Uno studio pubblicato sulla rivista Vaccines, ha approfondito le infezioni da SARS-CoV-2.  Il team di ricercatori di Carlo Brogna, ricercatore, ha rilevato che il virus è in grado di infettare anche i batteri del microbioma umano. In particolare i batteri che si trovano nel nostro intestino. Una scoperta che potrebbe spiegare la grossa varietà di sintomi e la capacità del virus di colpire vari organi. Bisogna concentrarsi, quindi, non solo sulle vie respiratorie alte, bronchi e polmoni. Questo studio potrebbe aprire nuove strade per la realizzazione di vaccini sempre più efficaci.

La ricerca nasce dall’iniziativa di 3 società italiane, Craniomed group (Avellino), Marsanconsulting (Napoli) e ISB Ion Source (Milano), consorziate con la professoressa Marina Piscopo, docente di biologia molecolare del Dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli Federico II; con Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL di Salerno e con diversi biologi internazionali.

Prima di questo studio si presumeva che l’unico ospite possibile per questo tipo di virus fossero le cellule eucariotiche dei mammiferi. Lo studio invece mostra che i microrganismi nel tratto gastrointestinale umano influenzano la gravità del COVID-19 e per la prima volta forniscono indicazioni che il virus si replica nei batteri intestinali.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato colture di batteri del microbioma umano e SARS-CoV-2 al microscopio elettronico e a fluorescenza. Oltre a cio’ sono state eseguite analisi molecolari sui batteri implicati, che venivano infettati dal virus SARS-CoV.2. I dati hanno mostrato uno stretto legame tra batteri e virus e come questo si possa replicare in essi. Il gruppo di ricerca ha eseguito molte prove prima di ottenere tale dato. Lo studio mette pertanto un punto fermo sul meccanismo virale di infezione dei batteri da parte del SARS-CoV-2.

In sintesi, i primi risultati hanno dimostrato come nelle colture batteriche originate dal microbioma umano il SARS-CoV-2 infetta e si nasconde nei “batteri buoni” dell’intestino. Gia’ diversi studi degli stessi autori e di altri avevano osservato l’interazione tra il microbioma umano e il virus, ma questa volta i ricercatori hanno ideato una serie di prove fino a dimostrare questa stretta connessione.

Sembra che la prova con un radioisotopo abbia definitivamente svelato il mistero del famoso virus che tanto ha attanagliato le nostre vite. Gli autori sottolineano come questo studio sia propedeutico alla scoperta delle tossine implicate nei sintomi dei malati di COVID-19. Il microbiota umano rappresenta la prima linea di difesa contro questo virus, ricordano gli autori. Le immagini ottenute dallo studio suggeriscono quindi che SARS-CoV-2 potrebbe agire come un batteriofago.

 

https://ilblogdigio.it/intervista-al-prof-antonio-giordano/

 

FONTE: IL GIORNO.IT

 

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