La mission del Blog di Giò non è solo la divulgazione di informazioni, ma anche e soprattutto l’invito ai lettori a “partecipare”. Partecipare determina le basi fondamentali del vivere civile e il senso di appartenenza ad una comunità e non può far altro che migliorare la nostra quotidianità. Ricevo e pubblico le riflessioni di una lettrice del blog.
“Sono una mamma, una moglie, una figlia, una sorella, un’amica, una docente….ed, in tutto quello che sono, cerco di mantenere alti i valori dell’onestà, della legalità, della giustizia….. In questi tempi, duri per l’umanità intera, sento ancora più forte il senso dell’appartenenza alla comunità civile, di cui ciascuno di noi è, e credo debba essere, parte integrante e soprattutto attiva. All’inizio di questa Pandemia, per lo stravolgimento delle nostre vite, tanti di noi hanno creduto nel recupero universale dei valori veri, nel bisogno di ritrovarsi, solidali, a fronteggiare questo “nemico”, insieme. Qualcuno ha gridato al “miracolo”: la Terra ha bisogno di cure, adesso appare chiaro! Noi abbiamo bisogno di prenderci cura di Essa e quindi di noi! Era vero, molto vero. L’abbiamo sfruttata, avvelenata, tradita: si è ammalata e con lei tanti, me compresa. Ma ce lo siamo dimenticato subito tutto ciò, non ci siamo battuti perché si cambiasse rotta e venissero finalmente alla luce le responsabilità di chi continua a delinquere, alimentando le fila dei malati oncologici, che, ogni giorno, diventano sempre più numerose. Non si contano i numeri di chi ogni giorno muore per il cancro: non mi risulta ci siano bollettini, né quotidiani, né settimanali, né mensili….solo statistiche per individuare quale percorso chemioterapico allunghi un po’ di più la vita. E questi malati, cosiddetti “fragili”, oggi, non hanno neanche un accesso preferenziale al tampone, secondo un protocollo regolare. È la solita storia…..chi ha più Santi in Paradiso fa quanti tamponi vuole, gratuitamente, ed in tempi rapidi. Gli altri devono “arrangiarsi”. Cercare affannosamente un laboratorio che abbia posto, PAGARE, perché è tutto in regime di solvenza e, se ha la sfortuna di risultare positivo, deve autogestirsi ed autoregolamentare correttamente la propria vita e quella dei propri congiunti, perché L’ASL non si degna neppure di mandarti un sms, per guidarti . A voce alta denuncio tutto ciò, sperando che ancora si possa, come cittadini, provare insieme ad orientare un movimento di rinnovamento a livello locale, che si impegni, come comitato civico, a “smuovere” le acque stagnanti. Potremmo ….almeno per l’emergenza Covid….perché siamo tutti sulla stessa barca. Elena I.