Da 44 anni questa struttura è del Comune di Napoli e solamente grazie ad un Comitato è stato evitato totale degrado.
“Consiglio Comunale Aperto” per la riqualificazione del complesso Monachelle. Aperto al contributo di esperti e referenti di altre amministrazioni locali competenti e della cittadinanza attiva.
Con questa richiesta (segue il testo dell’istanza), sottoscritta da 19 associazioni, si pensa e si spera di portare a soluzione, in un modo o in un altro, la questione della riqualificazione del sito Monachelle: un sito che versa in uno stato di abbandono e degrado da circa 44 anni.
Il consiglio comunale di Pozzuoli è il massimo organo di governo della città. Può, se ha coraggio e coerenza con gli interessi generali della propria comunità, assumere, in tale sede istituzionale, decisioni importanti in relazione ai bisogni sociali ed ambientali del proprio territorio.
Con un’audizione in consiglio, aprirsi al contributo di esperti e ad altri referenti istituzionali, rende sicuramente più forte ed autorevole l’azione istituzionale del consiglio e della stessa Giunta.
Segue il testo inviato all’attenzione dei rappresentanti del consiglio comunale di Pozzuoli, ma anche, p.c., al Ministero della cultura, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli.
“Egregio Presidente,
con la presente desideriamo attirare la Sua attenzione sul complesso immobiliare delle monachelle che è un bene di rilevante interesse per la comunità e riveste un significato civico – testimoniale – identitario di eccezionale valore.
Il bene in oggetto è tutelato con vincolo, ope legis, dal Decreto Legislativo 42/2004, Codice dei Beni Culturali, in quanto trattasi di immobile di proprietà pubblica realizzato da oltre 70 anni ed è al contempo un bene di interesse storico-architettonico ai sensi dell’art.10, comma 1 del D.lgs.. 42 del 2004.
Inoltre, si riporta quanto prescrive l’art. 23 della Legge n.1089 del 1939, “Tutela delle cose d’interesse artistico e storico”: “Le cose indicate negli art. 1 e 2 sono inalienabili quando appartengono allo Stato o altro ente o istituto pubblico “.
In aggiunta a quanto fin qui detto, è bene ricordare che la proprietà del bene, oggetto della presente istanza, in capo all’Ente pubblico, ha origine da un atto di donazione fatto nel 1924 dalla famiglia Astarita con vincolo testamentario all’unico scopo di adibirla “ per cure marine a favore dell’infanzia abbandonata “ (Rogito notaio Bonucci del 5 maggio 1924 n. 6864 del repertorio).
Poiché, lo Stato, le Regioni, le Città metropolitane, le Province ed i Comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione, in base all’art.1 del codice dei beni culturali, ci sembra opportuno sollecitare la Sua sensibilità sulla questione in oggetto.
Egregio presidente del Consiglio Comunale di Pozzuoli, con la presente ci rivolgiamo a Lei in quanto le funzioni previste dall’art. 2 del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale Le riconosce e affida i compiti e poteri di promozione di audizione, di rappresentante di Enti, Associazioni e Organizzazioni, nonché di funzionari comunali e di persone esterne”.
In tempi recenti l’Amministrazione comunale di Pozzuoli, soprattutto con il patrocinio morale dato alla iniziativa promossa dal Comitato monachelle al concorso FAI il uoghi del cuore:
https://fondoambiente.it/luoghi/ex-convitto-vittorio-emanuele-iii?Idc;
nonché con la relazione esposta dall’ Assessore G. Bandiera, nel corso del consiglio comunale del 30 dicembre 2024, in merito alla complessa vicenda del recupero del sito Monachelle, sembra aver più volte ribadito interesse per la valorizzazione del bene, in funzione dei bisogni della Città flegrea e, quindi, ha dichiarato di intraprendere ulteriori iniziative politiche ed amministrative al fine di una riqualificazione del sito in oggetto.
I sottoscrittori della presente richiesta:
– tenuto conto di prossimi ed importanti impegni che il Consiglio Comunale dovrà adottare, con l’approvazione del PUC;
– visto che la Regione Campania ha dirette responsabilità e competenze in merito alla programmazione di servizi sociali (Piani Sanitari di Zona, MAC, foresta urbana ed altre opere di riqualificazione delle aree di Pozzuoli) in collaborazione con gli Enti Comunali;
– tenuto conto del comma 2, art 4, Legge regionale n.65/80 che recita: ” I Comuni destinatari delle funzioni trasferite effettuano la ricognizione degli scopi delle II.PP.AA.BB. soppresse; ne assicurano la continuazione delle attività con gli adeguamenti alle nuove esigenze sociali, assicurando per quanto possibile il rispetto dei fini originari.”;
– in considerazione del Comma 2, art.5, Legge regionale n.65 del 1980 per cui: ” Il patrimonio mobiliare ed immobiliare attribuito ai Comuni ai sensi del comma precedente conserva la destinazione a servizi sociali, anche in caso di trasformazione patrimoniale, ai sensi dell’art. 25 – ultimo comma – del D.P.R. 24 luglio 1977, numero 616.
– visto il Comma 4 dell’art. 5 della Legge Regionale n.65 del 1980 secondo il quale:“ Nei futuri programmi regionali di organizzazione dei servizi assistenziali, da elaborarsi in collaborazione con i Comuni, sarà possibile prevedere la cessione dei beni immobili cadenti fuori dei rispettivi territori comunali, in favore dei Comuni territorialmente interessati, fermo restando il vincolo di destinazione;
– considerata la carenza di infrastrutture e servizi sociali a disposizione dell’ambito N. 12 di cui Pozzuoli è Ente Capofila (Piano Sociale di Zona – Campania Sociale). Con particolare riferimento strutture e spazi pubblici per le attività sportive e sociali in ambiente marino, (colonia marina per ragazzi, cinema, teatro, etc. Spazi dove la cittadinanza attiva e o le associazioni del territorio possono svolgere le proprie attività socio-culturali, tra l’altro, in località Arco Felice non esiste una villa o parco pubblico.
Tanto premesso, si fa richiesta:
di promuovere e programmare al più presto una apposita riunione di Consiglio Comunale Aperto con l’audizione di rappresentanti della Regione Campania, della Città Metropolitana, del Comune di Napoli nonché delle associazioni sottoscrittrici della presente, per approfondire, nella sede istituzionale del governo della nostra città un confronto di idee e proposte di collaborazione tra cittadinanza attiva e Amministrazioni locali, al fine di condividere possibili programmi ed eventualmente sottoscrivere un protocollo d’intesa e/o patti di collaborazione per la riqualificazione del complesso delle monachelle e ripristino della funzione sociale del bene.
Fiduciosi nella Sua sensibilità nel ripristino di un monumento importante per la cultura e la memoria della citta di Pozzuoli, si porgono distinti saluti e si resta in attesa di una celere risposta”.