Campania: lo “psicologo di base” per affrontare gratis disagi e fragilità

Il servizio è gratuito, per tutti i cittadini che non possono pagare di tasca propria un professionista.

La Legge Regionale n.° 35/2021 istituisce in Campania la figura dello “Psicologo di base”. La norma rappresenta un vero e proprio atto di civiltà, un’importante innovazione legislativa con l’auspicio di avere un significativo impatto in termini sociali e culturali.

Secondo i dati Istat, la Regione Campania si colloca all’ultimo posto per consumo di psicofarmaci; questo dato va considerato alla luce di diverse variabili, in particolare sono da tenere in considerazione due fattori: in primo luogo la resistenza culturale nell’affidarsi a professionisti per la cura del benessere psicologico; in secondo luogo l’esistenza di diffuse reti familiari e sociali che agiscono contro l’aggravarsi dei disagi e delle fragilità. Se ciò è vero, l’approvazione della legge delinea un nuovo orientamento sociale e culturale capace di rompere le resistenze e di promuovere il benessere psicologico.

La legge istituisce la figura dello “Psicologo di base”, stabilisce i criteri di selezione dei professionisti e sancisce la stretta collaborazione tra le Asl, la medicina generale e i professionisti, in convenzione, iscritti in un apposito elenco. Gli psicologi opereranno all’interno dei Distretti sanitari al fine di creare un meccanismo di presa in carico dei bisogni psicologici emergenti, un percorso di primo ascolto e di orientamento delle persone indirizzate dai medici di base in linea con quanto emerge da alcune ricerche scientifiche le quali stimano che il 50% delle segnalazioni agli psicologi provengono dalla medicina generale. Infine, è prevista una dotazione finanziaria per l’avvio del servizio pari a 600 mila euro annui per il biennio 2020 e 2021.

Le finalità della nuova figura sono: attività di prevenzione e filtro con i livelli secondari di cura, l’emersione dei bisogni e dei disagi inespressi, le attività di decentramento del servizio per avvicinarlo ai pazienti, l’integrazione dei servizi sociosanitari di primo e secondo livello. Come sancito dall’art.2 comma 4 della legge regionale, allo Psicologo di base competono le “funzioni di riduzione del rischio di disagio psichico, prevenzione e promozione della salute”. Lo stesso comma definisce le aree di intervento:

  1. problemi legati all’adattamento (lutti, perdita del lavoro, separazioni, malattia cronica);
  2. sintomatologia ansioso-depressiva;
  3. problemi legati a fasi del ciclo di vita;
  4. disagi emotivi transitori ed eventi stressanti;
  5. sostegno psicologico alla diagnosi infausta e alla cronicità o recidività di malattia;
  6. scarsa aderenza alla cura;
  7. richiesta impropria di prestazioni sanitarie;
  8. problematiche psicosomatiche;
  9. supporto al team dei professionisti sanitari.

La legge istituisce anche un Osservatorio regionale che sarà composto da un dirigente psicologo per ciascuna Asl, un dirigente, uno psicologo ospedaliero, due psicologi nominati dell’Ordine degli Psicologi della Campania, due docenti universitari, un funzionario della Regione Campania con competenze e/o titoli in ambito psicologico, un dipendente della Regione Campania con funzioni di segreteria, un rappresentante di una società scientifica di Psicologia, un rappresentante di un’organizzazione sindacale rappresentativa della categoria, un rappresentante dei Mmg e uno dei Pediatri di libera scelta. Inoltre, “L’Osservatorio regionale svolge un’azione di controllo, programmazione ed indirizzo sulle attività prestate dallo Psicologo di base, anche in funzione dei bisogni di salute emergenti nel territorio della Regione Campania”.

Il servizio è gratuito, per tutti i cittadini che non possono pagare di tasca propria un professionista. Dopo due anni di pandemia, i segni del Covid si fanno sentire anche sul benessere psichico. Campania e Lombardia da questo punto di vista risultano essere regioni all’avanguardia.

 

FONTE: welforum.it

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