Dopo diversi giorni di quiete, alle 04.27 di questa notte una scossa di magnitudo 1.7 si è prodotta nella zona della Solfatara ad una profondità di 1.8 km. Anche il vicino Vesuvio, in parallelo con il vulcano flegreo, è stato abbastanza ballerino, con diversi eventi sismici, due dei quali di significativa intensità.
Dopo gli incontri sul bradisismo tra esperti, soprattutto alla luce dell’incontro di Bagnoli, ecco le dichiarazioni del prof. Luongo dalla sua pagina Facebook:
“L’incontro degli esperti sul Bradisismo, convocati dalla Protezione Civile a Bagnoli il 16 giugno scorso, non ha prodotto alcun documento sullo stato del vulcano e nessun nuovo indirizzo è emerso per l’attività di monitoraggio. Nel mentre la ricerca scientifica si tiene sempre più distante dal monitoraggio, eppure sono i risultati della ricerca che dovrebbero indirizzare gli obiettivi del monitoraggio. A dir poco c’è qualcosa che non funziona. Ma per sovrappiù i risultati delle recenti ricerche, che tanto scalpore hanno suscitato, sull’indebolimento della crosta nei Campi Flegrei (affermato ma non dimostrato) e sulla “fantasiosa” ricostruzione dell’attività ai Campi Flegrei nel 1500 e nel 1600 ( ma chi controlla questi lavori?) hanno costruito un Labirinto, proprio per tali interpretazioni inverosimili, piuttosto che un percorso più agevole per la conoscenza e il monitoraggio del fenomeno“.
Per tale motivazione era partita nelle scorse settimane una raccolta firme tra i cittadini Flegrei in relazione ad un documento, già anticipato al sindaco via pec, nel quale l’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute e FreePozzuoli, dopo il convegno sul bradisismo del 19 giugno, chiedono proposte concrete riguardo ad una serie di punti quali: vulnerabilità delle strutture pubbliche e private; conoscenza del fenomeno da parte di studenti e cittadini; realizzazione di un centro di ricerca internazionale e Museo del bradisismo al Rione Terra; radicale modifica del piano di evacuazione; ampliamento del personale tecnico del Comune; completamento della microzonazione fino al terzo livello.