Sarebbe il caso di dire: “Finalmente!” Dopo incontri, comunicati, promesse, è sceso in campo il Presidente De Luca. Ieri ha incontrato il Capo della Protezione Civile della Campania Italo Giulivo con il quale ha definito un percorso. Inoltre ha impegnato il Governo con una lettera ai Ministri Fitto e Musumeci di sbloccare i finanziamenti per interventi urgenti su reti e viabilità. Infine sono previsti incontri specifici sulla vulnerabilità degli edifici.
Si spera che adesso si registri un’inversione di tendenza e che si attivino iniziative concrete. La prevenzione richiede interventi immediati ed efficaci per non ripetere dopo il solito detto “si poteva evitare“.
Il Prof. Giuseppe LUONGO, vulcanologo, molto stimato dai lettori del Blog, dichiara che “in merito al bradisismo dovrebbero avere cura di esprimersi i professionisti che abbiano dimestichezza con i terremoti, con le variazioni delle deformazioni del suolo, del campo gravitazionale, dei campi elettromagnetici, della fisica dei fluidi magmatici nelle aree vulcaniche. È inoltre fondamentale che tale parere sia espresso con cautela. Chi non ha conoscenza nel campo specifico può dire la sua, ma il loro parere è utile ad un livello inferiore. Faccio presente che gli unici modelli quantitativi sulla dinamica del magma sono prodotti, storicamente, dai geofisici ed i fenomeni più utili a tale scopo sono i terremoti e le deformazioni del suolo, in primis i terremoti che danno in tempo reale lo stato del sistema, con tutti i limiti della conoscenza acquisita.
In tempi più recenti, grazie principalmente al prof. Tonani e ai gruppi francesi che operavano con Haroun Tazieff e, ancora, ai ricercatori che hanno operato al vulcano Mt. St. Helens negli USA nel 1980, con nuovi strumenti, si è fatta strada la fisica dei fluidi magmatici che in Italia chiamiamo Geochimica. Ma tali modelli sono stati testati in Campi Geotermici e in vulcani attivi a condotto aperto.
Le competenze tra i Vulcanologi sono molto articolate. Ritengo perciò che siano i geofisici a dire per primi la loro e poi gli altri. Non facciamo di tutta l’erba un fascio. Quando si discuterà del meccanismo dell’eruzione o meglio del meccanismo della distribuzione dei prodotti dell’eruzione entrano in gioco altre competenze.
Bradisismo: possibile impennata della velocità di sollevamento