Nella precedente intervista al blog il Prof. Giuseppe Luongo aveva rilevato che la riduzione della velocità di sollevamento del suolo era da considerarsi sicuramente positiva, ma per una previsione a lungo termine sarebbe stato necessario conoscere i dati sulla sorgente per capire se l’attuale silenzio sismico è un fenomeno transitorio o strutturale. Una sorgente in pressione senza migrazione e diffusione certamente è meno pericolosa.
A tal proposito interpellammo il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, prof. Mauro Di Vito, il quale ci anticipò che sarebbe stato pubblicato a breve un documento. Infatti, di recente, abbiamo pubblicato la sintesi (CLICCA QUI) e ci siamo rivolti di nuovo al Prof. Luongo per sapere se da quello studio si può rilevare la risposta al suo quesito. La risposta è stata categorica e la riportiamo integralmente:
“Non vi è risposta al mio quesito sullo stato attuale del vulcano, in quanto l’articolo esamina il fenomeno per il periodo 2007 – 2023. Il trattato è molto “articolato”. Lo scenario proposto inizia con il magma alla profondità di 5.9 km nel 2007, prodotto dall’alimentazione dalla sorgente a profondità maggiore di 8 km. In una prima ipotesi questo processo sarebbe accompagnato dalla deflazione della sorgente; invece, in una seconda ipotesi, la sorgente a 8 km sarebbe alimentata dal profondo senza alcuna indicazione sulla differenza degli effetti in superficie tra i due scenari. Nel primo caso è la dinamica della sorgente a 8 km a entrare in gioco con la sua deflazione, nel secondo caso, a questa si aggiunge un processo più profondo che potrebbe interessare il mantello.
Stupisce che un processo di tale portata sia passato inosservato dal sistema di monitoraggio!
Poi il magma dal 2011 al 2013 migra a 5.5 km di profondità (risalita di 400 m rispetto al 2007); dal 2013 al 2015 raggiunge la profondità di 5.1 km (altra risalita di 400 m); dal 2015 al 2017 il magma migra a 3.9 km di profondità (risalita di bel 1200 m) per conservare questa collocazione fino al 2023, anno di termine dell’analisi nell’articolo, ma il bradisismo nel 2024 è in corso.
Il magma è collocato a 3.9 km di profondità dal 2017. Se il magma non migra con il suolo che si solleva qual è la causa della deformazione del suolo e la sismicità che l’accompagna? In queste condizioni il sollevamento gli effetti collaterali potrebbero attribuirsi all’aumento di pressione della sorgente superficiale che non migra perché è nulla la forza di galleggiamento per la mancanza del contrasto di densità con le rocce di copertura, alla quale si può aggiungere l’incremento della viscosità del magma intruso.
E’ su questo punto che l’INGV avrebbe dovuto esprimere il suo parere, sia come autore dell’articolo scientifico, e ancor più da responsabile del monitoraggio e conoscitore del comportamento del vulcano nel 2024, dato non analizzato nella pubblicazione. Al momento sulla questione dello stato attuale del vulcano non ho altro da dire se non rilevare che a lungo si è affermato il contrario sulla migrazione del magma”.
In merito al modello sviluppato e verificato per l’attività ai Campi Flegrei nel periodo 2007-2023, l’articolo conclude che si è accertato che “attraverso” l’unione delle metodologie geodetiche e petrologiche è possibile tracciare l’evoluzione del sistema di alimentazione anche in tempo quasi reale”.
“Quanto riferito nella parte finale dell’articolo – conclude il prof. Luongo – sarebbe un evidente progresso nel sistema di monitoraggio e consentirebbe di seguire in continuo l’evoluzione e un considerevole aiuto nella valutazione del livello di pericolosità per la tempestività dell’acquisizione del dato sulla tracciabilità dell’evoluzione del sistema di alimentazione. Pertanto sarebbe doverosa la sua applicazione immediata”.
Il blog continuerà a seguire questo confronto a distanza, ma ritiene che sarebbe utile un approfondimento attraverso un pubblico convegno, come fu fatto il 31 gennaio 2023, organizzato dall’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute e che si potrebbe ripetere con la disponibilità degli scienziati. Il confronto e la chiarezza delle posizioni restano obiettivi auspicabili perchè trasmettono comunque messaggi di serenità.