“Liberiamo le terapie intensive”: è l’appello del governo che spinge la popolazione a vaccinarsi, pur non definendo alcun obbligo vaccinale, ma ricorrendo al sotterfugio del green pass. Ma perché i contagi sono di nuovo in salita? Durante la trasmissione “Fuori dal coro” andata in onda ieri sera su rete 4, contrariamente a ciò che stabilisce il DPCM che introduce il certificato verde, ai vaccinati che si ammalano di COVID il green pass non è sospeso, ma funziona regolarmente. Questo perché il comparto amministrativo (che gestisce il green pass) non dialoga con il comparto sanitario (che processa tamponi). Cosi il contagiato vaccinato, proprio perché non ha obbligo di tampone, potrebbe andare in giro a spargere il virus, a meno che non abbia un elevato senso civico restando a casa e rispettando la quarantena.
Ma le contraddizioni del nostro Paese non si limitano solo al capitolo COVID. Chi si preoccupa dei bambini ammalati di leucemia o di linfoma di hodgkin, molti dei quali in terapia intensiva? Non ci sono né restrizioni, né controlli serrati per chi accende i roghi nella Terra dei Fuochi; eppure le dinamiche del fenomeno sono da tempo denunciate dalle associazioni e dal giornalismo d’inchiesta. E le terapie intensive dei reparti di pneumologia dove finiscono i fumatori ammalati di tumore ai polmoni? Vittime di un Monopolio di Stato che vende fumo e si lava però la coscienza scrivendo “Il fumo puó nuocere gravemente alla salute”. Si continua a spostare l’attenzione puntando sulla paura della gente, che è sempre più sfiduciata. Da qualche giorno, poi, si è dato il via ad altro esperimento sociale: si vietano le manifestazioni trasformandole in sit-in, fuori dalle città. Mortificate le più elementari norme costituzionali: il popolo è esasperato. Soprattutto quando tramite la stampa estera si viene a conoscenza che ci sono città che hanno raggiunto l’immunità di gregge, (come Waterford, cittadina del sud dell’Irlanda), che hanno allo stesso tempo il più alto numero di contagi della nazione. Dovremmo guardare a questi Paesi per trarre spunto ed aggiustare il tiro, invece perseveriamo come dei muli muniti di paraocchi. Di fronte alle tante contraddizioni il popolo (e non solo quello dei no vax) e’ sempre più sfiduciato, tant’è che si registra un crollo dei numeri di somministrazione della terza dose.