Barcellona: la Napoli che vorrei

Reportage fotografico di una città green

Barcellona è “la Napoli che vorrei”. Ho trovato lo stesso clima, non solo in termini meteorologici, ma anche e soprattutto in termini di calore umano. Cortesia, disponibilità e ospitalità nei vari contesti; tutto ciò che caratterizza anche la mia terra Partenopea.

Ma perché è più avanti di Napoli? È una città attraversata da una immensa e splendida pista ciclabile. Pagando un abbonamento periodico corrispondente ad una somma di denaro irrisoria, i residenti possono godere di un servizio di biciclette sparse nei vari punti della città. Le auto elettriche sono tantissime. Anche i taxi lo sono e i prezzi sono contenuti. Dal centro di Barcellona all’aeroporto El Prat la tariffa applicata è stata di €25. Metro e pullman funzionano alla grande, anche se devo dire che la metro è un po’ cara.

Ho visto una città multietnica, silenziosa e composta nonostante fosse molto affollata. L’impronta di Gaudì è predominante e non solo nei siti visitati. Come afferma il grande maestro, “L’arte deve essere seducente. Se le opere riusciranno a sprigionare seduzione, non soltanto gli intenditori saranno interessati ad esse, ma anche i profani”. Il cibo è ottimo. La nota negativa, tipica di tutti i Paesi d’Oltralpe, è la mancanza del bidet ed il pessimo caffè che loro (anche nei locali italiani) chiamano “espresso”.

Ecco il mio reportage fotografico di una città che mi è entrata nel cuore:

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