Anna ha lasciato la casa circondariale di Pozzuoli. E’ tornata ai suoi affetti, lasciando ai lettori del blog l’eredità di tanti scritti che hanno caratterizzato suo percorso sofferto. É l’aspetto che più ci piace del carcere: la privazione della libertà personale per scopi riabilitativi. Ed Anna lo è, è riabilitata. E’ stata restituita alla comunità dopo aver scontato il suo debito e, attraverso la sofferenza e la preghiera, ha ritrovato il suo centro.
Ecco la lettera che mi ha indirizzato il cappellano del carcere, Don Fernando Carannante, accompagnando lo scritto di Anna:
“Carissima Giovanna ti invio la testimonianza di Anna in occasione della festa della mamma e in onore di Maria nostra Madre per l’inizio del mese di maggio, a Lei dedicato. Anna ha lasciato il carcere per tornare in famiglia e ha voluto salutare con questo scritto non solo le sue amiche e noi volontari, ma anche tutte le amiche e gli amici del Blog di Giò. Grazie per averle permesso, durante questi lunghi mesi di detenzione, con i suoi scritti, di tessere un telo di pace tra il silenzio del carcere e il frastuono del mondo. La sig.ra Anna ha aiutato tutti noi amici del Blog di Giò a guardare con occhi diversi chi deve affrontare un periodo di ristrettezza in un carcere e ci sprona ad accogliere con occhi di misericordia chi ritorna ad affrontare, non sempre in modo facile, la vita di tutti i giorni. Grazie Anna, ti vogliamo bene e ti auguriamo di continuare a seminare parole di speranza”.
ANNA: “Oggi Madre Nostra, inizia il mese a Te dedicato. Il mese delle rose. Il mese in cui ti emuliamo e festeggiamo. Oggi ci apriamo nella preghiera a Te come fiori, facendoti da corona con il nostro amore e venerazione. Tu custodisci la nostra salute, ci aiuti ad affrontare la vita, ad essere libere, a crescere umanamente e nella Fede. Tu non sei mai lontano, lotti con noi. Le preghiere con Te, i particolare il Rosario, assumono anche la dimensione di lotta, perché ci sostiene nelle battaglie. Tu che ci guardi in tutto il Tuo splendore con tenerezza, misericordia, con amore... accogli le nostre preghiere, le nostre invocazioni, le nostre richieste. Tu che ci conosci bene, sei Mamma, sai bene quali sono le nostre gioie, le nostre difficoltà, le nostre speranze e le nostre delusioni. Tu hai accompagnato Tuo figlio alla croce come stai facendo con noi, in questo percorso difficile e buio. Da Te impariamo a dire sì alla pazienza testarda e alla creatività di quelle che non si perdono d’animo e ricominciano daccapo nelle situazioni in cui sembra che tutto sia perduto, cercando di creare spazi, ambienti familiari che siano una mano tesa nelle difficoltà… Io ho colto il Tuo messaggio e sono stata baciata dalla Tua misericordia srotolando quel Rosario che da oltre un anno non mi ha mai lasciato, anzi mi ha condotta verso la libertà. Mi hai preso per mano e adesso mi accompagni verso il mondo, ma io quella mano non la lascio. Sarò da testimonianza delle Tue misericordie perché dico a tutte “MARIA C’É! É nostra la Madre dei nostri cuori, la realizzazione delle nostre speranze”. Grazie Vergine Santa!”