Partirà in questi giorni in tutta Italia, ed anche a Pozzuoli, la campagna per la raccolta firme per due leggi di iniziativa popolare “Riprendiamoci il Comune”. Occorrono le firme di 50.000 elettori, come prevede l’art. 71 della nostra Costituzione.
La prima proposta di legge è finalizzata ad una riforma della finanza locale, sostituendo il pareggio di bilancio finanziario con il bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che impediscono l’assunzione di personale, la gestione diretta dei servizi pubblici, a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico per poter dare alle comunità locali gli strumenti necessari per un autogoverno partecipato.
La seconda proposta di legge di iniziativa popolare ha come scopo la socializzazione della Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in un Ente di diritto pubblico decentrato, mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale, che ammontano a circa 280 miliardi di euro, come forma di tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni, decisi attraverso percorsi di partecipazione delle comunità locali, con la definizione di progetti concreti, finalizzati alla giustizia sociale ed ambientale.
Tra i promotori a Pozzuoli ci sono Gennaro Ferillo, Paolo Casale ed il Comitato ex Monachelle di Arco Felice. Stanno aderendo diverse Associazioni e movimenti politici, tra cui Pozzuoli Ora.
E’ una sfida importante che mette in gioco le capacità progettuali degli amministratori locali, nella considerazione che ad oggi non si riescono a realizzare progetti su servizi sociali efficienti per mancanza di fondi e di personale.
Venerdi 17 febbraio, alle ore 18.30, sarà trasmesso sul tema un evento online su Facebook live. Tutti i cittadini sono invitati a dare un fattivo contributo per la buona riuscita di questa importante iniziativa. Una volta raggiunte le firme, le due proposte di legge saranno depositate. Si dovranno fare i conti con i tempi che saranno stabiliti per la discussione e l’approvazione da parte della Camera e del Senato .