Aggiornamento sul fenomeno bradisismico: le dichiarazioni del prof. Giuseppe De Natale

I Campi Flegrei già provati dall'alto numero dei contagi, si trovano ad affrontare anche la paura del terremoto

L’attività bradisismica è un fenomeno lento e graduale che esiste da sempre nei Campi Flegrei. In alcuni periodi essa subisce delle accelerazioni. Dalla pagina Facebook di Giuseppe De Natale si leggono i seguenti aggiornamenti: “Tutta la giornata di ieri è stata caratterizzata da uno sciame sismico di 39 terremoti iniziato alle 7:29 del 19/12; l’ultimo evento (…) è avvenuto alle 9:58 del 20/12. Il più forte, avvenuto alle 22:54 ora locale, è stato dichiarato all’inizio di magnitudo 2.1; dopo alcune ore, la magnitudo è stata corretta a 2.7 (valore verosimile, al contrario del primo). C’è stato poi, alle 4:13 (ora locale) un altro evento abbastanza forte, a cui è stata assegnata (finora) una magnitudo di 2.3, seguito da un altro, di magnitudo assegnata 1.7, alle 4:20. Le profondità degli eventi sono comprese tra poche centinaia di metri e 2.5 km.
Questi eventi non sono purtroppo ‘inattesi’, e probabilmente lo sciame è legato ad un leggero aumento della velocità di sollevamento. In ogni caso, finchè dura (ed aumenta) il sollevamento del suolo (bradisisma) la sismicità non può che aumentare, sia in numero che in magnitudo. Le motivazioni scientifiche di questa relazione (che detta così sembra quasi ovvia) le abbiamo esposte già dal 2017, in un lavoro pubblicato su Nature Communications (https://www.nature.com/articles/ncomms15312) quando la sismicità era estremamente minore (negli ultimi mesi registriamo valori di oltre 200 terremoti/mese).
In ogni caso, è importante sottolineare che, fortunatamente, anche terremoti futuri con magnitudo massima attesa (magnitudo circa 4) non sarebbero comunque distruttivi, sebbene provocherebbero certamente molto spavento. Cosa si può fare per sentirsi più sicuri e tranquilli? Bisogna conoscere assolutamente le condizioni di vulnerabilità delle proprie abitazioni, per accertarsi che non vi siano problemi strutturali critici che possano costituire un pericolo. Accertato che l’edificio in cui ci si trova al momento del terremoto sia ben costruito ed in buono stato, non c’è alcun bisogno di affrettarsi ad uscire durante o subito dopo il terremoto; anzi, è consigliato non farlo in particolare durante la scossa. Per chi volesse approfondire le problematiche del bradisisma e della sua possibile evoluzione, inserisco il link ad un nostro lavoro recente, che a mio avviso rappresenta il review a tutt’oggi più completo sull’argomento, per fare chiarezza anche sulle molteplici (troppe) interpretazioni divergenti, molte delle quali con basi scientifiche esigue o completamente assenti: https://www.sciencedirect.com/…/pii/S0012825218301028
Entrambe le pubblicazioni sono in Open Access, quindi liberamente consultabili da chiunque (segnalatemi eventuali problemi). Per chi poi volesse approfondire come si può affrontare e risolvere in maniera razionale, una volta per tutte il rischio vulcanico delle nostre aree, il più alto al Mondo, inserisco il link ad altro lavoro, espressamente invitato e raccomandato dalla più importante associazione di Scienze della Terra Europea, la European Geosciences Union (EGU): https://nhess.copernicus.org/…/nhess-20-2037-2020.html”

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