Stamattina un brusco risveglio per i cittadini dell’area flegrea. Le numerose scosse, soprattutto quelle più intense, hanno provocato panico nella popolazione ed interi quartieri, soprattutto quelli prossimi all’epicentro, si sono riversati per strada.
Riportiamo la posizione del prof. Giuseppe Luongo, cittadino puteolano, professore Emerito dell’Università di Napoli, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
“Lo sciame ancora in atto deve essere seguito con molta attenzione, verificando continuamente la localizzazione degli ipocentri e l’eventuale migrazione verso la superficie. Uno sciame localizzato segnala un processo di fratturazione complesso e progressivo. La frattura può lasciare spazio per la risalita di fluidi e successivamente di magma. La migrazione della sorgente della spinta (fluidi e fluidi con magma) potrebbe essere segnalata anche dai dati delle deformazioni. Porre attenzione ai tali dati, insieme a quelli sismologici. Comunicare alla cittadinanza lo stato del vulcano suffragata dai dati del monitoraggio ai fini della tranquillità di quanti vivono nell’area”.