Addio a Camilla, diciottenne vaccinata con AstraZeneca

La morte anche di una sola persona è una tragedia e non un irrilevante dato statistico

Camilla, 18 anni di Sestri Levante, il 25 maggio ha aderito all’Open Day per gli over 18. “La fiducia nella scienza” è l’affermazione che si sente più spesso pronunciare, dai ragazzi soprattutto. È di certo un bene che la popolazione giovanile si fidi, d’altra parte sente fortemente la pressione delle restrizioni e desidera ritornare a vivere. Sa bene che i non vaccinati sono sottoposti a tante noiose limitazioni. Loro, invece, i giovani over 18, non ci stanno. Si mettono in coda in tanti, cogliendo al volo l’occasione degli Open Day, in molte città. Eventi talvolta presentati con sfondi panoramici o accompagnati da musica live. Ricevuto il vaccino, Camilla era tornata a casa, ma dopo 9 giorni una corsa in pronto soccorso con cefalea e fotofobia. Sottoposta a tac cerebrale ed esame neurologico, entrambi negativi, era stata dimessa con la raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni. Il 5 giugno era tornata in pronto soccorso con deficit motori ad un emilato. Sottoposta a Tac cerebrale con esito emorragico, era stata immediatamente trasferita alla Neurochirurgia del San Martino di Genova per rimuovere meccanicamente il trombo. L’ospedale aveva anche comunicato di aver attivato la procedura di segnalazione all’Aifa ai fini della farmacovigilanza, nella quale erano stati indicati anche i farmaci assunti dopo la vaccinazione. Come si legge nell’ultimo comunicato dell’ospedale San Martino di Genova, le sue condizioni erano fino a poche ore fa gravi ma stabili. Ma il cuore di Camilla ha cessato di battere e la famiglia, in un gesto estremo di generosità, ha voluto trasferire gli organi di Camilla in altri corpi, per ridare vita ad altre 5 vite. Come riportato da FANPAGE, dopo la morte della studentessa, la Procura di Genova ha cambiato il reato con cui era stato aperto il fascicolo: è passato da “atti relativi”, a “omicidio colposo a carico di ignoti”. Il Pubblico Ministero Stefano Puppo, insieme al procuratore Francesco Pinto, disporranno nelle prossime ore l’autopsia.

In seguito a queste notizie, fino a nuova indicazione e a scopo precauzionale, si è proceduto alla sospensione della somministrazione del lotto ABX1506 del vaccino AstraZeneca, in attesa di eventuali altri provvedimenti da Aifa. Nel frattempo gli Open Day organizzati nelle varie regioni sono stati sospesi; altri riconvertiti con Pfizer o Moderna. Le raccomandazioni di AIFA sono chiare da mesi. I vaccini a vettore virale sono raccomandati solo agli over 60. Eppure tante dosi di AstraZeneca che giacciono nei frigoriferi delle ASL italiane andranno pur smaltite! Ció che conta sono le statistiche, la vita umana svenduta a buon mercato. Per la comunità scientifica, per quella politica e per una buona fetta dell’opinione pubblica, “il dato” è irrilevante.

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